I sogni bianconeri si infrangono sulla traversa colpita nel finale da Perrulli, nell'unico tiro in porta della squadra di casa. La posta in palio è alta e questo condiziona la qualità del gioco, che lascia a desiderare e forse non a caso le due squadre chiudono la classifica della serie A. Ne esce una partita brutta, con tanti errori da una parte e dall'altra. Piove sul bagnato per l'Ascoli, che al 12' perde Bonanni espulso per somma di ammonizioni. Nel secondo tempo al ventesimo Budan tira addosso a Eleftheropoulos un pallone che chiedeva solo di essere insaccato. Niente da fare. Che succede ora? Il Picchio rimane ultimo a 15 punti, il Parma sale a 17. Tre gradini più su, a 20, c'è il Messina (sconfitto 3-1 a Empoli), quartultima la Reggina (1-1 in casa con la Fiorentina). I numeri parlano da soli: la salvezza è a sei punti, lo scontro diretto non ha portato al sorpasso sperato da tutti, contro una squadra alla portata dei marchigiani. Sonetti si è trovato con gravi problemi di formazione. Ne sono mancati nove: All'appello non rispondono Lombardi, il poco usato Delvecchio, Di Biagio, Fontana, Bjelanovic, Pagliuca (ancora ai box dopo l'influenza che lo aveva bloccato), Fini, Boudianski e Foglio. Il tecnico di Piombino è costretto a schierare una formazione inedita con un modulo offensivo. Guberti affianca infatti Paolucci e Soncin in attacco. Ranieri da parte sua cercava la prima vittoria con il Parma. Nel prossimo turno l'Ascoli se la vedrà con la Roma, che ha pareggiato a Verona rimontando due gol grazie al suo capitano, mentre per il Parma, che ospiterà la Reggina, un'altra prova del fuoco. In casa ascolana non si ride: i tre punti non sono arrivati, e lo spettro della retrocessione è più che mai visibile.