La sicurezza nello stadio compete alla società

La sicurezza nello stadio compete alla società

Il sindaco: "Noi possiamo occuparci di quella esterna"

I lavori previsti dal decreto Pisanu devono essere a totale carico, non si discute, delle società".  A sostenerlo è il sindaco di Ascoli Piero Celani, parlando oggi all'Anci per il quale è delegato nell'Osservatorio per le Manifestazioni Sportive presso il Ministero dell'Interno.  L'Anci - sottolinea Celani in un nota - ha chiesto che l'espressione  "all'adeguamento degli impianti possono provvedere le società utilizzatrici vada riformulata con all'adeguamento degli impianti devono provvedere le società utilizzatrici", così da risolvere l'equivoco che tante polemiche ha creato fra Comuni e società negli ultimi mesi. Per quanto riguarda la questione adeguamento degli stadi, "noi possiamo occuparci - ha aggiunto - di quello che riguarda la sicurezza esterna allo stadio che molto spesso va a configgere con la viabilità cittadina. Ci preoccupa molto - ha sottolineato Celani - il fatto che avendo degli stadi all'interno delle  città, questo decreto stia trasformando le aree limitrofe in una specie di zona off limits, una sorta di fortino. Dal punto di vista culturale - ha osservato - ciò non aiuta lo spirito di aggregazione e non facilita il ripristino della serenità, visto che vanno sempre più assomigliando a dei campi di battaglia. Noi siamo per la privatizzazione nella gestione degli stadi- ha dichiarato il primo cittadino - ma non per dare gli stessi in proprietà alle società. Un fatto del genere - ha fatto notare - limiterebbe anche gli sviluppi urbanistici delle città considerando che queste strutture sono al loro interno. Diventando patrimonio delle società sportive seguirebbero l'iter civilistico delle stesse società per cui, ad esempio, in caso di fallimento, verrebbe a mancare quel discorso  di utilità pubblica di cui oggi si  parla".