Agibilità al Del Duca, forse i bianconeri non giocheranno nel proprio stadio
"Ora ci sono tutte le condizioni per ottenere un parere favorevole da parte dell'Osservatorio nazionale - ha detto l'assessore - sulla manifestazioni sportive che ci consenta di aprire le porte dello stadio agli abbonati già dalla gara di domenica prossima". E' stato effettuato infatti un sopralluogo dai consulenti dell'Osservatorio stesso. Per la messa a norma del Picchi servono alcuni tornelli e l'area di prefiltraggio. Il progetto realizzato dal comune è già nelle mani dei tecnici del Viminale. Entro sabato mattina i lavori di installazione dovranno terminare. La decisione finale dell'Osservatorio è attesa per domani. Il parziale adeguamento del 'Picchi' alle norme anti-violenza consentirà soltanto l'apertura di due dei quattro settori dello stadio: curva nord e gradinata resteranno chiusi e almeno i 5641 abbonati troveranno posto allo stadio, nella tribuna e nella curva sud.
Per quanto riguarda l'Ascoli rimane in piedi un grosso interrogativo. Secondo quanto riportato da una intervista del presidente Benigni riportata dal "Messaggero", la società non riconosce il recente accordo tra comune e dirigenza bianconera. Benigni, sempre secondo "il Messaggero" non intende firmare la convenzione perchè ritiene valida quella precedente. Come se non bastasse, ha annunciato di voler far giocare la sua squadra lontano dal del Duca, addirittura a Bologna o Firenze. Qui cominciano i dubbi: perchè, allora, ha mandato i suoi dirigenti all'incontro, per poi dire che il suo avallo non ci sarebbe comunque stato? Speriamo di assistere al più presto a una distensione degli animi, ma soprattutto a una risoluzione dell'intera vicenda, nel rispetto della città e della squadra .