Certo, ha fatto piacere vedere un Ascoli battagliero, mai domo, che sul doppio svantaggio va a pungere e a strappare un punto all'Udinese.  Ci ha pensato Soncin, per troppi anni a bivaccare in campi di periferia, a raddrizzare il risultato. Ma non vorremmo che proprio lui, l'eroe della giornata con una bella doppietta, vada ancora una volta ad offuscare i limiti di questa squadra e l'ormai cronica incapacità di portare a casa un risultato pieno. E la classifica è sempre quella. L'ultimo posto è assicurato con 13 punti e la distanza rimane pressochè invariata dalle squadre più in alto (il Parma a 15 e il Messina a 17). Non che sia abissale la distanza dal quart'ultimo posto, anzi, ma come ci si arriva più in alto se si continua a stentare e a steccare anche in casa? L' interrogativo c'è ed è pure legittimo, come pure doveroso domandarsi se c'è qualcuno che crede ancora nella rimonta. A questo punto mancano anche i presupposti per sperare in qualcosa di positivo e chissà se la prossima partita a Livorno riuscirà a dissipare i dubbi.