Brevemente la cronaca: l'Ascoli schiera dal primo minuto Di Biagio, Melara e Bonanni. Sonetti sa che questa squadra non può fare di più, e cerca un riscatto proprio contro quella squadra, l' Atalanta, che lo lanciò nelle alte sfere del calcio 25 anni fa. Il primo tempo è in equilibrio. Buono il pressing in avvio degli ospiti, che cercano di schiacciare gli avversari nella loro metà campo. Al decimo la prima palla-gol della partita è per 'Atalanta. Cross dalla sinistra e Carrozzieri anticipa Melara di piatto sinistro: palla a lato di un soffio. Al tredicesimo ancora gli ospiti in evidenza con un destro di Donati dai 20 metri: Pagliuca si distende e para. L'Ascoli risponde al 19° con di Biagio, ma il suo destro è alto seppur di poco. Dalla mezz'ora in poi l'Ascoli prende fiducia e fa la partita. L'Atalanta si adegua e si difende. Al 32° giallo a Nastase per un intervento duro ai danni di Ariatti e una manciata di minuti più tardi una buona sponda di Bjelanovic mette in condizione Paolucci, in posizione defilata, di cercare la porta: palla sull'esterno della rete. Al 39° una punizione di Doni mette paura ai tifosi, la deviazione di testa di Carrozzieri e fuori di poco. Nella ripresa ci pensa Zampagna al 51° a vivacizzare ulteriormente la partita il suo gol fa drizzare i capelli a tutti. L'Ascoli non demorde e pareggia con Paolucci venti minuti più tardi. Poi arriva quello che non ti aspetti. Uno-due micidiale in chiusura di partita. Tre a uno inglorioso per l'Ascoli che comincia nel peggiore dei modi il girone di ritorno. La B è sempre più vicina, il riscatto non c'è stato e difficilmente ci sarà. Manca la squadra. Mancano i soldi.