Anche altri giocatori sono stati tenuti a riposo come Perrulli, Corallo e Pecorari, ma dovrebbero recuperare. Il neo-acquisto Bonanni ha il morale alto: "Ho notato che i miei compagni vogliono lottare e hanno voglia di emergere. Credo nella salvezza" ha detto. Ci si aspettava molto da lui, forse troppo, dato che l'ultima gara da titolare risale a tre mesi fa. Una nota statistica: in A al Del Duca, l'Ascoli non ha mai perso contro l'Atalanta. Il mercato di riparazione dell'Ascoli rischia di degenerare e diventare troppo nebuloso. Questa situazione è figlia di una conduzione della società a dir poco scellerata, che non ha saputo navigare nella giusta direzione fin dall'avvio di campionato. Sono state sbagliate molte scelte di mercato e da subito si era capito che la squadra non era competitiva. Poi si è continuato a cambiare strada, sostituendo gli uomini in cabina di regia. Perseverare è diabolico. Inutile gettare la croce addosso a chi colpe non ne ha. Anche il povero Delvecchio è stato accusato. Da lui ci si aspettava di più, si è detto. Ma si sapeva che era rotto? Certo che sì, allora lasciamolo in pace. Bonanni, che non ha il ritmo gara, rischia di diventare un nuovo Delvecchio. Auguriamo al giocatore di riprendersi così come auguriamo a Sonetti di poter disporre al più presto di una punta e di un esterno sinistro, le vere emergenze del tecnico. I problemi però sono di ordine economico e il presidente non può acquistare per mancanza di liquidità. Allora? Resta augurarsi che avvenga il miracolo di 32 anni fa, quando la matricola Ascoli nel campoionato a 16 squadre, riusci a salvarsi nonostante l'avvio disastroso, proprio come quello di quest'anno. Altri tempi.