“Quanto accaduto ieri, martedì 24 ottobre, allo stadio Del Duca di Ascoli Piceno prima della partita Ascoli – Spezia è un fatto inverosimile che desta profonda vergogna e rammarico, offende le tradizioni democratiche antifasciste della città di Ascoli e del suo territorio.
Non aver voluto partecipare alla giusta iniziativa indetta dalla Lega Calcio dopo i fatti dell’Olimpico di Roma, dove sono comparse immagini di Anna Frank in maglia giallorossa con insulti antisemiti al termine della partita Lazio-Cagliari, non è giustificabile in alcun modo.
Non è la prima volta che in alcuni ambienti della tifoseria ascolana si hanno dimostrazioni così becere e di basso profilo. Ricordare che la Città e la Provincia di Ascoli Piceno sono state insignite della Medaglia d'Oro al Valor Militare per attività partigiana, grazie alle importanti vicende di cui è stata protagonista la resistenza ascolana nel settembre del 1943, testimonia quanto sia profondo il legame della comunità di Ascoli ai valori della democrazia e della libertà ottenuta anche con il sangue versato da tanti giovani ascolani sul Colle San Marco.
Dal mio punto di vista non è sufficiente prendere le distanze da tale gesto dicendo che si è fatto solo un danno d’immagine alla Città. C’è di più. C’è l’offesa alla coscienza civile e democratica di tutta la comunità della Città di Ascoli e del territorio Piceno.
Mi aspetto e faccio appello alle Istituzioni e alle forze democratiche e alla società Ascoli Picchio F.C. 1898 affinché si assumano tutte le iniziative per isolare chi si è reso protagonista di tale gesto e si riaffermi ancora una volta che il mondo dello sport, per valori e convinzioni, è distante da simili azioni.
Una mobilitazione sarebbe la risposta più corretta a dimostrare quanto la nostra comunità sia attaccata ai valori democratici e repubblicani della lotta partigiana”.