Ascoli Picchio, in panchina il 'ticket' Fiorin - Maresca

Ascoli Picchio, in panchina il 'ticket' Fiorin - Maresca

Bellini: 'I primi tre anni dl mio avvento sono finiti, dal fallimento siamo tornati in Serie B, speravo di terminare questo ciclo più in alto. 'Dobbiamo avere carattere, i migliori allenatori sono quelli giovani'

Ascoli - Alla presentazione del nuovo staff tecnico erano presenti il Patron Francesco Bellini, l'azionista Faraotti, l'Amministratore Unico Cardinaletti, il Direttore Sportivo Giaretta, l'allenatore Fulvio Fiorin e il suo vice Enzo Maresca.


E' stato Cardinaletti a salutare lo staff tecnico uscente prima di dare il benvenuto al nuovo:

"Stamane abbiamo raggiunto l'accordo per l'interruzione del rapporto con Aglietti, Masi e Sorbello che ringrazio per il lavoro svolto. Abbiamo ricercato uno staff tecnico che avesse innanzitutto temperamento e carattere, doti necessarie per affrontare una piazza come Ascoli, poi che avesse una metodologia di lavoro di gruppo; infine, altra caratteristica per noi importante, è che le persone che lavorano per l’Ascoli vogliano investire una parte della propria carriera in questa società, abbiamo l’ambizione di essere una società modello. Queste caratteristiche le abbiamo riscontrate in Fulvio Fiorin, che sarà l’allenatore della prossima stagione e Enzo Maresca, che sarà il suo vice. Un supporto importante allo staff, già preesistente, lo darà Alberto Andorlini, una delle figure più importanti da un punto di vista della preparazione atletica che il nostro Paese abbia prodotto”.



A seguire ha parlato il Patron Bellini: “I primi tre anni dl mio avvento sono finiti, dal fallimento siamo tornati in Serie B, speravo di terminare questo ciclo più in alto, ma dobbiamo accontentarci di quanto fatto. Da oggi inizia un ciclo nuovo e per questo c’è bisogno di mentalità e spirito nuovi. Mi sono stufato di vedere persone senza voglia di giocare. Per i prossimi tre anni, se vogliamo andare su, dobbiamo avere carattere, i migliori allenatori sono quelli giovani”.


“Bisogna ringraziare la Famiglia Bellini” – ha detto Faraotti – “Pian piano il mosaico si sta costruendo, sono molto fiducioso e dovete esserlo anche voi, aiutateci a lavorare. Con Cardinaletti abbiamo fatto un notevole passo in avanti, da ogni parte d’Italia mi arrivano messaggi di stima nei suoi confronti”.


Queste le parole del Direttore Sportivo Giaretta: “Si riparte col nuovo per cercare di fare una stagione migliore di quella passata e facendo tesoro degli errori commessi. L’intento è di non soffrire come quest’anno; d’altra parte la pazienza è stata messa a dura prova. Contiamo di mettere su un gruppo granitico che faccia del lavoro di staff, di condivisione e di inclusione un fattore per crescere”.


Infine è stata la volta del tecnico Fiorin e del vice Maresca: “E’ un piacere essere qui e per questo ringrazio la Società, dal Patron alla Dirigenza, per l’opportunità che mi è stata data” – ha esordito il neo allenatore – “Oggi ho sentito spesso parlare dell’importanza di avere personalità; credo che le persone che ne sono dotate abbiano necessariamente grandi motivazioni, passione e professionalità. Spesso nel calcio si abusa della parola “progetto”, ma qui all’Ascoli è chiaro che non è un termine usato tanto per dire; mi sono reso conto che le idee sono molto chiare, idee che si innestano in un modello e in un’identità che partono dalla storia e dalla cultura di questa società. La collaborazione con Maresca sarà di grande importanza e prestigio perché condividiamo una visione nuova del calcio, già diffusa in altri Paesi come a Dortmund, che fa del lavoro di gruppo e della condivisione delle risorse un punto di forza”.


A seguire è stato Maresca a presentarsi: “Abbiamo moltissima voglia di iniziare il cammino con questa Società, ne abbiamo sposato le idee, che sono anche le nostre. Con Fulvio abbiamo formato questa squadra con le persone competenti che erano già qui; non vediamo l’ora di iniziare il lavoro sul campo, d’altra parte già da 4-5 anni sentivo che questa era la mia strada. Per noi sarà fondamentale anche il vostro lavoro” – ha detto rivolgendosi ai giornalisti presenti – “Ci piacerebbe che avessimo tutti un pensiero comune”.