Simone Bernardini vuole chiarire il senso del comunicato dell'Ascoli Picchio che scrive: “L’Ascoli Picchio FC 1898 S.p.A. apprende con stupore dalle colonne del quotidiano
marchigiano “Corriere Adriatico” che il calciatore dell’Ascoli Picchio Manuel Manari sarebbe in procinto di trasferirsi al Fano Calcio. “La trattativa per il passaggio di Manari al Fano” – così si legge nell’articolo a firma Bruno Ferretti – “è stata avallata da Simone Bernardini e dal procuratore Ciro Giugliano”.
L’Ascoli Picchio dallo scorso mese di giugno ha individuato nel Direttore Sportivo Cristiano Giaretta l’unica persona che, di concerto con l’Amministratore Unico Andrea Cardinaletti, può intavolare trattative in nome e per conto del Club di Corso Vittorio Emanuele. La Società bianconera smentisce categoricamente la veridicità di tale operazione e nel contempo prende le distanze dalle persone citate nell’articolo, con le quali non c’è e non c’è mai stato alcun contatto di sorta”.
Simone Bernardini in risposta ci scrive: “Provo a far chiarezza sul comunicato di cui sopra ed a far comprendere meglio anche il concetto di ascolanità, pertanto,
anche contro il mio costume basato sul lavoro e sul silenzio, è d'obbligo che precisi quanto segue:
1. com'è noto, e da manager, lavoro nel mondo dello sport e da qualche anno anche nel calcio;
2. proprio perché manager, in passato ho costruito, unitamente a imprenditori di rilievo ed ad ascolani di buona volontà, delle basi affinché, concordemente, si costruissero solide fondamenta per la società dell'Ascoli Calcio, oggi Ascoli Picchio;
3. Il ruolo di chi amministra e/o gestisce operazioni di mercato, senza quella “tela” oggi non esisterebbe cosi come non esisteva ieri;
4. Con l'Ascoli Picchio ho il dovere di scusarmi per le fughe in avanti giornalistiche del corriere adriatico e per aver, erroneamente utilizzato la parola avvallato, ma mi sono solo limitato a raccontare al legale rappresentante dell'Alma Juventus Fano, quali fossero le qualità calcistiche, del ragazzo Manari;
5. Giocatore interessante nato nelle giovanili di qualche periodo fa, ed oggi, a mio parere, pronto al professionismo;
6. Ritengo giusta la smentita fatta dalla società in quanto il contenuto dell'articolo poteva trarre in inganno fermo restando che un interesse su ragazzi meritevoli e per bene, può essere sempre utile alle persone che amministrano l'Ascoli Picchio e cioè il Dottor Cardinaletti e il Suo Ds Giaretta;
7. da ultimo una precisazione senza stupore: sono un ascolano vero, quindi appassionato, scevro da secondi fini e soprattutto da sotterfugi giornalistici o di natura comunicativa”