M&G Videx Grottazzolina - Caloni Agnelli Bergamo: 3-2

M&G Videx Grottazzolina - Caloni Agnelli Bergamo: 3-2

Una vittoria 'Co le mà e co li pé' (in italiano con le unghie e con i denti) rende meglio l’idea di un gruppo operaio, ostinato

M&G VIDEX GROTTAZZOLINA: Sideri 16, Tomassetti 11, Moretti 9, Paris 21, Salgado 7, Cecato, Gabbanelli (L) 69%, Brandi N., Pison, Cester. N.e.: Brandi J., Fiori. All1: Ortenzi - All2: Cruciani

CALONI AGNELLI BERGAMO: Pierotti 13, Luppi 8, Hoogendoorn 24, Cavuto 21, Cioffi 2, Piazza 3, De Angelis (L1) 50%, Marsili, Carminati, Erati 3. N.e.: Innocenti, Gamba, Franzoni (L2). All1: Graziosi - All2: Carmelino.

Parziali: 19-25 (23'), 25-21 (31'), 17-25 (31'), 25-23 (30'), 15-11 (21')

Arbitri: Marotta - Rossetti

Note: Videx bs 16, ace 2, muri 11, ricezione 58% (prf 43%), attacco 41%, errori 31. Bergamo bs 16, ace 6, muri 6, ricezione 65% (prf 46%), attacco 45%, errori 37.


Grottazzolina – Il “mezzogiorno di fuoco” della settima giornata arride alla Videx al termine dell’ennesima battaglia sportiva portata a casa, prima di ogni altra cosa, grazie ad un cuore grande così. Rimedia una bella insolazione, invece, la forte Caloni Agnelli Bergamo, che in vantaggio 2-1 nel computo dei set subisce il ritorno di Grottazzolina, pur mostrandosi formazione di altissimo profilo.

Per una volta, un titolo in gergo dialettale, perché questa vittoria significa tanto per la società, ma anche per un’intera comunità. “Co le mà e co li pé”, infatti, si può tradurre in maniera più nobile in un italianissimo “con le unghie e con i denti”, ma rende meglio l’idea di un gruppo operaio, ostinato, pronto a buttarsi mani e piedi alla ricerca del pallone quando serve, quando conta, quando si ritrova spalle al muro.

La Videx è chiamata a dare continuità alla straordinaria vittoria in rimonta di sette giorni fa contro Montecchio, e davanti al proprio pubblico cerca finalmente di ritrovare quei punti interni che mancano dalla prima giornata. Alla resa dei conti, ne verrà fuori una partita molto simile, per andamento e fortunatamente, anche per come si è conclusa.

Orario insolito quello scelto dalla Lega Pallavolo, per un match che offre però numerosi spunti di interesse, a partire dalla presenza sulla panchina dei lombardi di coach Gianluca Graziosi, anconetano doc e protagonista nelle passate stagioni di ottimi campionati alla guida del Volley Potentino.

Massimiliano Ortenzi, dalla sua, deve fare a meno di Riccardo Vecchi e schiera al suo posto l’under Sideri (ottimo in Veneto la scorsa settimana) con Nicolò Brandi prezioso avamposto di seconda linea; Paris completa la diagonale dei martelli, con Cecato alzatore opposto a Moretti, Tomassetti e Salgado al centro e Gabbanelli libero. Bergamo mette invece in campo la medesima formazione che nel turno precedente aveva ottimamente vinto contro Cantù, ovvero Piazza in cabina di regia in diagonale con l’olandese Hoogendoorn, Luppi e Cioffi come coppia di centrali, i giovani Pierotti e Cavuto schiacciatori, con De Angelis a dirigere le operazioni di seconda linea.

Il match si apre con il servizio di Francesco Sideri, ma il primo doppio vantaggio lo propizia Hoogendoorn con un ace dai nove metri per il 2-4 Caloni. Il 4-4 è firmato Paris, ma un paio di imprecisioni regalano nuovamente il 5-7 ai bergamaschi. Un doppio mani out di Sideri firma il sorpasso sul 9-8, che diventa 12-10 grazie ad un monster block di Salgado sull’opposto ospite. Un errore di Moretti e Cavuto da posto quattro consentono ai blu di Graziosi di pareggiare i conti a quota 13, per poi tornare in vantaggio sul 14-18 grazie alla doppietta personale sia di Hoogendoorn che di Pierotti.

Grotta è frastornata e poco efficace in attacco, soprattutto da posto due dove Moretti fatica a trovare varchi. Un muro di Paris fa 19-22, ma Bergamo è ancora lontano. Il 19-24 è un dubbio fallo di seconda fischiato a Gabbanelli, chiude poi la Caloni con un muro.

Nel secondo set si riparte a formazioni invariate, ed è subito 3-0 Videx grazie a due regali di Bergamo ed a Moretti; il 6-1 è ancora frutto di un’invasione ospite e di un mani out dell’opposto fermano, poi lo spettacolo in campo trasforma il PalaGrotta in una bolgia: un’azione infinita propiziata da due difese aliene di Cecato e Nicolò Brandi e chiusa poi da Paris fanno 8-1, la palla a terra fa esplodere il boato del folto pubblico locale.


La Videx spinge sull’acceleratore, e stavolta è Bergamo a segnare il passo. Il match vive a questo punto una lunga fase di errori al servizio da ambo le parti, fino al primo tempo vincente di Tomassetti che fa 13-7. La Caloni non molla di un centimetro, Cioffi la riporta vicina sul 14-11 poi è Hoogendoorn ad accorciare fino al 15-14. E’ sempre l’olandese volante, però, a sparare out per il 17-15 Videx, che Moretti trasforma poi in 18.

Sideri in diagonale ed un “murone” di Tomassetti portano Grotta sul 21-16. Il 21-18 è un regalone del primo arbitro che non vede un fallo “solare” del palleggiatore ospite, sul campo locale emerge un po’ di nervosismo e la compagine di Graziosi ne approfitta per riportarsi sul -2 (21-19). La fortuna arride finalmente alla Videx con la rete che propizia l’ace di Sideri, ma Bergamo è sempre lì. Paris toglie la polvere dall’incrocio delle righe per il 24-21, poi chiude di prima una ricezione fuori misura di Cavuto. Parità ristabilita.



Il terzo parziale si riapre esattamente come si era concluso, con un prezioso “tap in” di Paris; Hoogendoorn martella però al servizio, propiziando il 2-4 Bergamo. Cioffi spara out un primo tempo e Graziosi lo sostituisce con Erati, ma è sempre Paris a ristabilire la parità a quota 5. Sale in cattedra Luppi per il 7-9, con la Caloni che vola poi sul 10-14 grazie proprio ad Erati lesto a risolvere un pallone vagante sopra la rete.

L’11-16 è un muro del solito Luppi, ma più di mezzo punto va attribuito a Cavuto abile a tirar su una palla impossibile in difesa. Il 13-18 è un attacco out di Moretti da seconda linea, Hoogendoorn invece non ne vuole sentire di sbagliare, ed in pallonetto fa +6. Doppio cambio per Ortenzi, fuori la diagonale titolare per far spazio a Pison - Cester. Luce spenta, però, sul campo Videx, che si limita al minimo sindacale ma non basta, è 17-25 Bergamo.


Nel quarto set l’equilibrio iniziale è rotto da Tomassetti a muro, e sul 5-2 Graziosi toglie nuovamente Cioffi per Erati. Una pipe fuori misura di Cavuto regala l’8-5 alla Videx, poi è Salgado a fermare (finalmente) Luppi a muro. Fuori anche Piazza per Marsili, ed il cambio dà i suoi frutti. Grotta sbaglia in battuta, Bergamo trova invece tre ace consecutivi con Pierotti e torna sopra, 10-12. Il 13-13 è frutto di un mani out ad alta quota di Sideri, poi però Erati blocca Tomassetti e riporta i suoi sul +2 (14-16). Il 17-20 è firmato Hoogendoorn con un attacco monstre in parallela, Ortenzi prova dunque di nuovo a scuotere i suoi con un doppio cambio buttando nella mischia Pison e Cester.

E’ l’ace di Paris a ricucire lo strappo, ma l’ennesima svista arbitrale favorisce gli ospiti che ringraziano portandosi sul 20-22. Tommy chiude la saracinesca del 22-22, poi è Sideri in solitaria a sbarrare la strada al mancino di Hoogendoorn dopo una mirabolante difesa “di petto” di Cester. Sul 23-23 Carminati entra al servizio per Luppi, ma Sideri vola e regala il set ball ai suoi. Torna in campo la diagonale titolare sul campo grottese, giusto il tempo per assistere allo show di “Francesco Il Sardo”: ennesimo mani out, è tie break!

La lotteria del quinto set si apre a formazioni invariate rispetto ad inizio match, finché il solito Hoogendoorn dai nove metri non trova l’ace del 2-3. Un’azione concitata con uomo a terra non fermata (scelta ben oltre i limiti dell’assurdo) dalla coppia arbitrale fa tremare il pubblico, quando Paris viene letteralmente “pestato” dai compagni; oltre al danno, arriva però la beffa, con il duo “in giacchetta bianca” che nemmeno concede la ripetizione del punto. Il cuore Videx però in questo momento ha un nome ed un cognome, Francesco Sideri che riporta i suoi in vantaggio 5-4. Al cambio di campo si va sul 8-6 per effetto di una sparata out dell’opposto ospite, il +3 però lo sigla Paris in mani out.

Il pubblico si esalta sul murone di Jo Salgado che vale il 11-8, poi Sideri mette le ali e “spadella” una doppietta personale fatta di una diagonale laser e di un muro ad uno in faccia a Cavuto. Esplode il Palas, e ci pensa Tomassetti a scoperchiare ulteriormente il “catino” di Via Fonte San Pietro bloccando Hoogendoorn. Cavuto accorcia fino al 14-11, ma l’olandese volante di Bergamo la spara a rete ed è gioia autentica, incontenibile e definitiva.

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