Ancona batte Ascoli 'solo' 2 a 1

Ancona batte Ascoli 'solo' 2 a 1

Prestazione vergognosa dell'Ascoli Picchio che non ha alcuna scusante dopo questa partita nella quale ha avuto vantaggi per 45 minuti senza saperli convertire non in una vittoria, ma neppure in un pareggio, che non sarebe stato meritato

Ancona - C'è qualcuno che potrà avere da ridire se diciamo che l'Ancona è stata brava in tutti i suoi reparti e ha meritato questa vittoria per 2-1 nel derby? C'è qualcuno che avrà da ridire se diciamo che non è certo questa la squadra (Ascoli Picchio) che può pensare alla promozione in serie B se osa dare in campo performance da dilettanti allo sbaraglio? C'è qualcuno che avrà da ridire se scriviamo che da molte partite vediamo una squadra senza centrocampo e quindi senza registro?
Non abbiamo visto nessun cuore che meriti i colori bianconeri. Una squadra inconcludente. Dove non si è vista costruire un'azione che valga la pena di essere chiamata tale.
I signori, anzi le signorine ( senza voler essere maschilisti, per carità) nella gara al Del Conero hanno fatto tutto il possibile per commettere errori. Chiricò pensa di essere nell'area avversaria e invece d liberare, di spazzare via con tutta la forza possibile quel pallone, sembra avere l'allucinazione di dover servire un compagno, di dargli un assist per farlo segnare. Così pennella d'esterno una palla per l'avversario che chiaramente imposta l'azione per segnare alle spalle di Lanni.
Finisce un primo tempo con l'espulsione di Aprea, il portiere titolare dell'Ancona, per proteste. L'Ascoli Picchio in superiorità numerica invece di fare l'organetto e approfittare di 45 minuti in 11 contro dieci si sollazza in lanci lunghi.
Mustacchio è solo davanti al portiere Lori ma non spara in porta. Bisogna ringraziare Lanni se non è finita 3 a 1. Prima deve salvarsi da un'altra disattenzione mostruosa che lo costringe a creare le condizioni per un rigore, poi lo para impeccabilmente.
Se fossimo stati nei panni di Lanni avremmo chiesto di essere sostituiti, così non saremmo stati compartecipi di una partita all'insegna della somaraggine calcistica e dell'inadeguatezza psicologica. E non ci si venga a raccontare ora che mancavano Pirrone e Mengoni perché se i risultati di una squadra dipendono da due persone non dobbiamo più parlare di squadra ma di un duo.
La parola squadra contiene in sé un significato complesso: forte coesione d'intenti, avere chiaro un obiettivo e saper recuperare (insieme) situazioni di difficoltà.
Tutte queste componenti oggi non ci sono state e secondo noi occorre prendere seri provvedimenti se davvero le ambizioni di questa società sono alte.
Speriamo che i tifosi del Picchio abbiano visto la stessa nostra partita e condividano le nostre valutazioni. E ci rammarichiamo per i 250 che hanno dovuto subire quest'onta al Del Conero.

Argomenti