E' morto Vujadin Boskov, Ascoli piange "il professore"

E' morto Vujadin Boskov, Ascoli piange "il professore"

L'indimenticabile tecnico serbo iniziò la sua attività di Mister in Italia allenando l'Ascoli Calcio del compianto presidente Costantino Rozzi nella stagione 1985-86

Belgrado - Vujadin Boskov, allenatore dell'Ascoli Calcio, poi della Sampdoria che vinse lo scudetto, è morto oggi. La città di Ascoli Piceno lo piange. Boskov, avrebbe compiuto 83 anni il 16 maggio, ma era malato da tempo .
L'indimenticabile tecnico serbo  iniziò la sua attività di Mister in Italia allenando l'Ascoli Calcio del compianto presidente Costantino Rozzi

Iniziò ad allenare l'Ascoli nella stagione 1984/85, subentrando a Carlo Mazzone, culminata con una amara retrocessione, poi vinse il Campionato di serie B 1985/86 e fu promosso in A. In seguito è stato allenatore di Roma, Sampdoria, Napoli e Perugia.

I giornali dell'epoca (3 novembre 1984) scrivevano così ad Ascoli Piceno: "L' Ascoli ha preso Boskov. Il presidente Rozzi si è accordato col tecnico jugoslavo ieri sera a Roma. La durata del contratto è di un anno. E' una soluzione sul "modello" della Roma: Boskov come Eriksson, Colautti come Clagluna. Curioso notare che proprio Rozzi si era battuto a lungo contro i tecnici stranieri. Boskov, che ha 49 anni, seguiva l' Ascoli da un paio di domeniche. L' ultima squadra che ha allenato è lo Sporting Lisbona: era stato anche in Spagna, al Real Madrid, e in Olanda, oltre che in Jugoslavia dove aveva guidato la Nazionale e il Vojvodina". Lo chiamavano "il professore". Inizio ad allenare l'Ascoli nella stagione 85-86 che vinse il Campionato di serie B e fu promosso in A. Un successo che lo portò a Genova sulla panchina della Sampdoria. Successivamente ha anche allenato, Napoli, Roma e Perugia, dove conquistò una difficile  salvezza.
Con i blucerchiati liguri (la squadra era composta da tanti giovani compresi Vialli e Mancini) che amavano divertirsi giocando a pallone dimenticandosi a volte del risultato. Boskov lo comprese e lasciò crescere  gradualmente il gruppo, conquistqndo comunque vittorie di Coppe Italia (due, 1988 e 1989) e Coppa delle Coppe (1990) prima dello scudetto storico, a cui seguì l'anno dopo una finale di Coppa dei Campioni persa con il Barcellona.
Fu ottimo calciatore della nazionale della Jugoslavia, giocò una Olimpiade e due campionati del mondo. La selezione balcanica lo vide anche nel ruolo di ct. Tutte le panchine di Boskov sono state di rilievo: Real Madrid (una Liga, due Coppe del Re in Spagna e una finale di Coppa dei Campioni, persa anche questa), Feyenoord, Vojvodina, Den Haag (dove vinse una coppa d'Olanda nel 1975), Real Saragozza, Sporting Gijon, Young Boys, Servette.

I funerali di Boskov si svolgeranno martedì a Begec, sua cittadina d'origine a 15 km da Novi Sad.
 








Argomenti