Romano Fenati secondo nel Gran Premio d’America

Romano Fenati secondo nel Gran Premio d’America

Il giovane pilota azzurro parte dall’ottava posizione, va a caccia di traiettorie impossibili e in pochi giri supera tutti chiudendo al secondo posto (41'06.728), battuto da Jack Miller per appena 69 millesimi.

Romano Fenati riporta l’Italia sul podio con lo Sky Racing Team VR46, regalando grandi emozioni in Texas al Gran Premio d’America: il giovane pilota azzurro parte dall’ottava posizione, va a caccia di traiettorie impossibili e in pochi giri supera tutti chiudendo al secondo posto (41'06.728), battuto da Jack Miller per appena 69 millesimi.
A distanza di due anni un pilota italiano torna finalmente tra i primi tre nel campionato minore e quel pilota che a Misano 2012 aveva raggiunto il terzo posto era stato sempre Romano Fenati. Il terzetto di testa composto da Miller, Vazquez e Marquez è stato stravolto a quattro giri dal termine, con Fenati che ha dato vita a una volata strepitosa, tagliando il traguardo da secondo.  
Incredibile anche il risultato di Francesco Bagnaia (41'27.040), che ottiene il suo miglior risultato in carriera con un settimo posto ancora più prezioso se si considera che quella di Austin non è la pista che più gli si addice .       

“Abbiamo fatto una grande gara – il commento del team manager Vittoriano Guareschi –. Romano è riuscito ad assottigliare progressivamente il gap dei primi giri, superando tutti gli avversari e la cosa più importante è che non ha commesso errori. Siamo rimasti tutti concentrati dopo la giornata difficile di ieri e abbiamo ottenuto un grandissimo risultato di squadra, il migliore. Stamattina abbiamo fatto un warm up con una piccola modifica di set up gli è piaciuta e gli ha permesso di girare forte sin da subito, anche se non potevamo essere sicuri di sarebbe andata a finire”.  

ROMANO FENATI: Sono punti importanti che portiamo a casa, oggi non immaginavamo di arrivare sin qui. All’ultimo giro pensavo che gli altri avrebbero staccato prima di me, ma lo hanno fatto troppo tardi, poi Miller ha lasciato un po’ i freni. Rispetto al Qatar avevamo un’usura della gomma posteriore diversa: stavolta è calata piano, piano, non subito. Questo problema ce l’avevamo venerdì, quando le gomme non duravano neanche 2 giri. Ieri abbiamo parlato con il team e abbiamo cercato una soluzione. Nel warm up avevamo un gran passo e quindi ho cercato di spingere dall’inizio. Poi, con le gomme nuove cercavamo di andare più avanti possibile non sapendo effettivamente se si sarebbero consumate tanto, poco o piano. Ma è andata bene”.

FRANCESCO BAGNAIA: “Per come è iniziato il weekend, è andata molto bene perché questa pista non mi fa impazzire. Fare un buon risultato ad Austin è un’ottima impresa. Qui l’anno scorso non era andata bene per me, è anche per questo che il risultato di oggi è migliore di quello ottenuto in Qatar due settimane fa (10° posto, ndr). Adesso sono ancora più fiducioso, abbiamo trovato altri spunti su come utilizzare la moto e siamo ancora più preparati per la prossima”.  

 

 


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