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Rotterdam per sfondare il muro delle 2 ore e 18 minuti per entrare
nei “nazionali” maratoneti. È l’obbiettivo di Andrea
Gargamelli, ingegnere biomedico ventiquattrenne di Mondavio, che
domenica sarà nei Paesi Bassi per tentare l’impresa ed entrare nel
novero dei top runner azzurri sui 42 chilometri e 195 metri. Il
percorso olandese è considerato unanimemente tra i più veloci e
quindi il più adatto per fare, come si dice in questi casi, il
tempo.
Il giovane fanese, da 4 anni è vive nel capoluogo dorico ed è
iscritto alla A.S.D. Sef Stamura ma il suo cuore batte un po’ anche
per il team ColleMar-Athon, la maratona dei valori che prenderà il
via domenica 4 maggio, vicino a lui con i vertici e con il centro
medico Futur Sport del dottor Stefano Ripanti.
Insomma un grande
gruppo di lavoro per coronare il sogno di Andrea Gargamelli. Il
ragazzo è allenato ad Ancona da Fabrizio Dubbini, la sua
preparazione per la maratona è iniziata ufficialmente a gennaio con
il “trasloco” per un mese in Kenya al Rosa Training Camp
(Kaptagat), seguendo il gruppo di allenamento del coach Claudio
Berardelli, allenatore di molti campioni Kenyani con il quale a
conquistato innumerevoli medaglie olimpiche e mondiali.
Oltre al
“tradizionale” allenamento Gargamelli è stato sottoposto ad un
serie di accurati test da parte del dottor in Scienze Motorie
Francesco Mazzanti della Futur Sport, tra questi il noto test di
Mader che ha lo scopo di valutare attraverso prelievi di sangue
capillari, la soglia aerobica e la soglia anaerobica per stabilire
con accuratezza battiti cardiaci e velocità più idonei da mantenere
durante la maratona di Rotterdam.