La società di Bellini ora è proprietaria del patrimonio dell'Ascoli fallita

La società di Bellini ora è proprietaria del patrimonio dell'Ascoli fallita

Sottoscritto il rogito dal notaio silenzi con i curatori Gibellieri, Verdecchia e Zazzetta.

Da questo momento il patrimonio in calciatori e beni passa all'Ascoli Picchio F.C. 1898 Spa.

Al passaggio del ramo d'azienda era presente la signora Marisa con l'avvocato Maria Cristina Celani e il commercialista Fabiani.

«Ora - dice Francesco Bellini - dobbiamo dedicarci a costruire un'azienda solida.Abbiamo incontrato i dipendenti  emi sembrano brave persone. Manterremo tutte le persone valide, ma rafforzeremo la struttura perché soltanto con una base ben costruita si può andare avanti. Resta da sciogliere subito il nodo di Città di Ascoli.
Si trova in una situazione deteriorata. Non possiamo portare via da li i ragazzi, dove si allenerebbero? C'è un generatore che costa 125 euro al giorno. E' un esempio di una gestione che non funziona».
Quello di Città di Ascoli è un punto molto delicat:o è di Assurra Free-Time, ma in realtà è di proprietà del Mediocredito leasing perché la società non è in buone acque e non ha pagato il debito.
L'Azzurra Free-Time ha chiesto un concordato in bianco che è stato prorogato, vista la situazione del fallimento dell'Ascoli calcio verso la quale l'Azzurra Free-Time vantava un credito di 2 milioni e mezzo di euro.

Il nuovo presidente bianconero è estremamente attivo. Oggi alle 12 Francesco Bellini e Gianni Lovato hanno incontrato i genitori di un calciatore, un elemento con buona valutazione, che stava per lasciare l'Ascoli.
«L'abbiamo subito bloccato - dice Bellini - noi dobbiamo puntare sui giovani del posto per dare forza alla squadra. E' chiaro che pensiamo ad un programma per andare in Serie B. Occorrerà impiegare altre risorse economiche, ma il primo punto non è il danaro ma un'azienda ben costruita.
Domani alle 10 presenteremo Gianni Lovato, è una persona onesta e capace. Si è licenziato dal giornale - aggiunge Bellini, poi scherzando butta là una battuta - chi glielo ha fatto fare».