Acli Marche: «Lo sport dal fair play all’antirazzismo»

Acli Marche: «Lo sport dal fair play all’antirazzismo»

Da alcuni anni, infatti, l’ente di promozione sportiva promosso dalle Acli, in collaborazione con la Regione Marche, realizza iniziative che ben si conciliano con la Legge Regionale n. 8 dell’anno 2004 ossia iniziative regionali per la celebrazione del 60° anniversario della resistenza e della guerra di liberazione e per la diffusione della conoscenza delle persecuzioni subite dal popolo ebraico e dai deportati. Per quanto riguarda l’anno 2013 si sta avviando alla conclusione il progetto “Lo sport dal fair play all’antirazzismo”.

“La nostra iniziativa – dicono i dirigenti dell’Unione Sportiva Acli delle Marche - è rivolta ai ragazzi sportivi, ai genitori, agli istruttori, ai tecnici ed ai dirigenti e vuole educare al valore della diversità, fornendo una serie di strumenti culturali che aiutino a pensare in maniera critica, ripensando ciò che è avvenuto in passato, verificando e rielaborando, quando è necessario, le false conoscenze che sono state acquisite nel tempo da più fonti. Lo sport, in qualsiasi contesto e a qualsiasi livello si presenti, è sempre caratterizzato da una serie di azioni morali sull’altro e per l’altro, non è mai insomma un’azione meramente tecnica. Ogni azione, insomma, ha un carattere psichico, sociale e politico. Si tratta, dunque, di individuare i valori/disvalori che sono presenti nelle relazioni dello sport con la società il potere, l’economia. Lo sport, insomma, è uno strumento di umanizzazione che deve favorire attraverso i valori educativi l’adattamento e l’integrazione delle nuove generazioni o degli immigrati nelle dinamiche sociali che sono in continua evoluzione e trasformazione. I valori, che attraverso lo sport si possono trasmettere, rendono possibile la vita nella società e rendono possibile la vita stessa della comunità e della nostra società”.

L’’U.S. Acli delle Marche ha coinvolto particolarmente le oltre 80 associazioni sportive dilettantistiche presenti nel territorio regionale al fine di favorire l’integrazione di persone di nazionalità diverse nel mondo dello sport evitando ogni tipo di discriminazione ed i circa 8000 iscritti, in particolare i tantissimi giovani che frequentano i corsi di varie discipline delle società sportive affiliate all’ente di promozione delle Acli.

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