Così un comunicato apparso sulla pagina Facebook degli Ultras 1898. "Società fantasma, sito chiuso, addetto stampa in ferie, corto circuito tra chi rappresenta l’Ascoli Calcio e le decine di migliaia di tifosi che non sanno cosa succede.
Chiediamo categoricamente a Roberto Benigni di mettere in pratica gli impegni presi con i rappresentanti della tifoseria, ponendo fine al teatrino che vede da una parte la sua persona valutare con i futuri responsabili tecnici e dall’altra parte altre figure della società stroncare sul nascere ogni tentativo di rinascita sportiva dell’Ascoli Calcio.
Siamo stati chiari con Roberto Benigni: a rappresentare la società non devono essere personaggi incompetenti, che hanno il solo pregio di essere conoscitori di locali notturni dove accompagnare i giocatori (evidentemente gli introiti che portano nelle casse della società sono tali da coprire ogni cosa).
Per noi l’immagine dell’Ascoli Calcio non ha prezzo.
Ribadiamo ancora una volta a chi non l’avesse capito che l’Ascoli Calcio è un patrimonio di tutti; non si possono gestire dal bunker 115 anni di storia come fossero un supermercato, non è accettabile che una società come l’Ascoli Calcio faccia intorno a sé terra bruciata e diventi un problema per il tessuto sociale tramite mancati pagamenti a hotels, ditte di trasporto, personale che lavora per la squadra ecc.
Comportamento e modo di fare verso la città che non hanno motivo di esistere.
La presentazione dell’iscrizione al campionato pur essendo un tassello importante, non giustifica tutto il resto: gli introiti di cui la società ha goduto negli ultimi 7 anni sono tali da garantire campionati di serie B al vertice.
A fronte di tutto ciò indichiamo alla società e chi la rappresenta una solo programma da compiere:
- presentazione immediata dell’allenatore e del direttore sportivo
- esposizione di programmi che devono essere ambiziosi e vincenti come la storia dell’Ascoli Calcio impone
Se al contrario Roberto Benigni non è in grado di portare fino in fondo i suoi impegni lo dica chiaramente e gli e ne verrà dato atto.
Qualora entro giovedì tutto ciò non sarà stato fatto, la tifoseria intera che si riunirà alle ore 21:30 presso la sala convegni della biblioteca Rinascita, deciderà le forme di mobilitazione che metteranno fine a questo scempio".