Un epilogo imprevisto di una finale vibrante e ricca di emozioni, disputata in un caldo soffocante che ha avvolto lo stadio e reso ancora più epica una sfida per cuori forti. La gara è stata equilibrata e combattuta con entrambe le squadre alla ricerca di quel trofeo e quella promozione che manca da troppo tempo per entrambi i sodalizi. Alla fine l’ha spuntata la Fermana con il classe ’95 Mangiola che in tuffo di testa al 94’ ha segnato il gol vittoria. Al di là del risultato del campo senza ombra di dubbio questa finale l’hanno vinta i tifosi di entrambe le squadre che hanno colorato di gialloblu gli spalti dello stadio. Più di 3.000 i sostenitori che hanno incitato le compagini per tutta la gara, un concentrato di passione entusiasmante che ha reso la gara ancora più emozionante. La Fermana dopo la caduta dal piano alto dei professionisti nel 2006 ritorna in Serie D dopo quasi venti anni mentre l’Audace Cerignola per la terza volta di fila sfiora la promozione nel massimo campionato dilettantistico.
Una finale giocata sul filo dei nervi con poche occasioni limpide, una gara squarciata dal colpo finale:” C’ho sempre creduto” – ci dice con la voce rotta dall’emozione mister De Angelis.” E’ stata una stagione travagliata, i ragazzi non hanno mollato e alla fine ci siamo presi questa soddisfazione immensa. Un risultato che acquista ancora più valore perché conquistato davanti a una squadra di spessore come quella del Cerignola. Questa gara mi fa capire una volta di più perché amo questo gioco, il calcio ti regala sempre una seconda possibilita”.
Smaltita la tensione per la partita, il tecnico Pizzulli appare comprensibilmente deluso: “Ci tenevamo tanto a vincere, soprattutto per i nostri splendidi tifosi che ci hanno incitato per tutta la partita. Si sono sobbarcati centinai di chilometri per starci vicini, sono unici”. Il pensiero di mister Pizzulli torna al campo:” Quando arrivi fin qui più che i numeri e la tattica è la convinzione a fare la differenza. Abbiamo giocato una gara impeccabile ma siamo stati puniti nell’unica nostra indecisione. Fa male perdere così proprio al fischio finale, il calcio è questo, usciamo dal campo a testa alta”.
Il Vice Presidente Vicario della LND Alberto Mambelli ha premiato la Fermana: “Nonostante il caldo e l’importanza della posta in palio le squadre hanno disputato una finale esaltante ed emozionante. Mi è piaciuto lo spirito di sacrificio. Faccio i complimenti alle tifoserie, calde, corrette e appassionate. Di questi tempi non è cosa da poco riempire uno stadio con più di 3.000 spettatori”. Il Segretario Generale della LND Massimo Ciaccolini ha premiato l’Audace Cerignola.
Sugli spalti il Sindaco di Cerignola Antonio Giannatempo, i Presidenti del Cr Marche e Puglia Cellini e Tisci, il Coordinatore e il Segretario del Dipartimento Interregionale Luigi Barbiero e Mauro De Angelis, il Supervisore tecnico della Nazionale Dilettanti Giancarlo Magrini. Tutti hanno partecipato a un evento coinvolgente. D’altronde sono questi confronti locali che testimoniano bene lo spirito di campanile della provincia, sono queste le sfide che rendono il calcio un patrimonio importante, queste le partite che esprimono i valori in cui crede la Lega Nazionale Dilettanti.
LA GARA – Squadre scese in campo senza sorprese dell’ultim’ora con lo schieramento abituale. Assenze importanti per entrambe le formazioni, per i marchigiani squalificati Dario Bolzan e Marco Bacchiocchi, non ha recuperato dall’infortunio Perra. I pugliesi devono fare a meno di Giovanni Compierchio, Savino Daleno e Giuseppe Ingrosso. Dopo 4’ subito gli ofantini pericolosi con un colpo di testa dell’ariete Caggianelli che sfiora la traversa. E’ solo un lampo, il caldo eccezionale che avvolge Rieti consiglia alle due squadre di amministrare le forze. Più convinta in avanti la Fermana ma Vurchio corre pochi pericoli. Il primo quarto d’ora scorre senza particolari sussulti. Le squadre non vogliono scoprirsi, troppo alta la posta in palio, alla mezz’ora il risultato è ancora inchiodato sullo 0-0. L’unico ad avere le idee chiare sembra Zotti, interessanti le sue soluzioni sui calci da fermo. Al 36’ bell’incursione di Mangiola che sul più bello si perde. Dopo pochi minuti risponde il Cerignola con Caggianelli che a centro area a botta sicura si fa respingere il tiro da un attento Chessari. E' l’ultimo episodio, si chiude qui il primo tempo. Le squadre scendono in campo per ripresa, l’unico cambio riguarda i canarini, Pirro prende il posto di Fabiani. Passano due minuti e il solito Zotti pesca Colangione solo in area, la deviazione dell’ofantino viene respinta d’istinto da Chessari. All’8’ Pizzulli decide di far rifiatare Lasalandra che esce lasciando il posto a Piscopo. Passano pochi istanti e Marcatili si accascia, problemi muscolari per lui, lo rileva Gentile. Sembra proprio che il caldo e tutte le energie spese per arrivare in finale stiano condizionando il rendimento di entrambe le squadre. Il Cerignola punge di più, in particolare il nuovo entrato Piscopo sulla destra mette in difficoltà in un paio di occasioni la retroguardia della Fermana. I ritmi tornano bassi, il gioco ristagna a centrocampo, siamo al 30’ e l’unica a vincere finora è la paura di perdere. Da sottolineare la prova tutta cuore e grinta di Marcos Bolzan efficace sia in fase di costruzione del gioco sia in quella di recupero palloni. Proprio allo scadere Vurchio deve azzardare un’uscita temeraria per sventare un pericolo in area. Quando sembra che le due squadre siano destinate ai supplementari all’ultimo minuto di recupero Pirro s’inventa un cross al bacio per Mangiola che s’inserisce con perfetto tempismo e di testa in tuffo infila la porta del Cerignola. E’ l’episodio che decide la gara in maniera beffarda e crudele, non c’è più tempo, la Fermana agguanta la coppa all’ultimo istante.
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FERMANA-AUDACE CERIGNOLA 1-0
Fermana (4-3-3): Chessari; Tartabini, Cudini, De Rosa, Marcatili (14’st Gentile); Bolzan, Vitali, Rossi; Fabiani (1’st Pirro), Attadia, Mangiola. A disp: Gojka, Pierantozzi, Cristiano, Corradini, Pazzi. All. De Angelis
Audace Cerignola (4-2-3-1): Vurchio; Corcelli, Matera, Colangione, Colucci; De Santis, Riontino; Auciello, Lasalandra (8’st Piscopo), Zotti; Caggianelli. A disp: De Palma, D’Onofrio, Caputo, Russo, Salatino, Ventura. All. Pizzulli
Arbitro: Mario Vigile di Cosenza
Reti: 49’ st Mangiola (F)
Note: giornata di soleggiata. Terreno in perfette condizioni. Spettatori 2.800 circa. Ammoniti: Cudini (F)
Recupero: 0’+4’