Il primo cittadino ascolano, intervenuto ai microfoni di 'Tutti allo stadio' su Radio Ascoli, ha affrontato la questione dell'agibilità dello stadio Del Duca. «Con i tifosi è previsto un incontro a breve - ha spiegato -. In seguito vedremo se l'Ascoli Calcio vorrà investire in una nuova struttura o nei lavori per aggiustare quella attuale, come è successo in altre città italiane. Se così non fosse si dovrà valutare se qualche imprenditore locale possa intervenire».
Castelli svela un aneddoto: «Nel 2010 un imprenditore ascolano, da sempre vicino alle sorti della squadra, mi presentò l'interesse nel ristrutturare lo stadio per cambiarne le caratteristiche. Poi, però, è arrivata la crisi. Oggi il Comune, complice anche il patto di stabilità, non ha denaro per una ristrutturazione milionaria del Del Duca, ma siamo pronti al dialogo».
Il Comune qualche tempo fa ha sollecitato l'Ascoli al pagamento degli affitti arretrati dello stadio (circa 900 mila euro). La società bianconera ha infatti stoppato i versamenti dopo aver coperto le spese di messa a norma della struttura nel 2007 (circa 2,5 milioni di euro), sostenendo che fossero a carico del Comune. Ora della vicenda si occupa la giustizia amministrativa. «Non voglio polemizzare - conclude il sindaco -. Ma l'Ascoli, dopo aver perso il primo grado presso il Tribunale, ha presentato ricorso al Tar, senza, però, esercitare gli atti d'impulso necessari. Ora il ricorso giace lì. Noi abbiamo anche mandato una lettera per non incorrere nella perenzione: i soldi che il gestore deve al Comune sono soldi pubblici».