L'argomento mercato è sempre caldo. Per Guarna si parla di alcune squadre anche di serie A interessate: «Ci sono stati "avvicinamenti", ma non mi è arrivata nessuna offerta. Adesso penso solo a lavorare e star bene qui ad Ascoli. C'è il mio procuratore che sta operando, ma non mi dice nulla. Rimanere bianconero? Sto qui da tanti anni, la volontà ci sarebbe, poi si vedrà se riusciremo a trovare un accordo».
 

Domenica ci sarà il primo step ufficiale del Picchio in Coppa Italia contro il Portogruaro. «Dobbiamo prendere l'impegno sul serio, non vogliamo rischiare brutte figure», dichiara il calciatore. Intanto stasera alle 20 appuntamento a Jesi in amichevole contro la squadra di casa: «Stiamo lavorando molto in questi giorni. Quanto fastidio dà subire reti contro Teramo, Castel Rigone e Maceratese? Meglio prendere adesso il "golletto" che più in là. A volte è solo una questione di assetto generale, mancano ancora la condizione e le giuste distanze tra i reparti».

Il portierone ascolano dice la sua sul calendario: «E' facile o difficile in base allo stato di forma di ogni squadra, ad esempio l'anno scorso quando abbiamo battuto il Pescara stavamo benissimo». Ci sarà il Varese di Castori alla prima di campionato: «Sarà un piacere rivedere il mister, ma cercheremo di fargli uno sgambetto. Partenza da -1? Dobbiamo evitare di commettere gli errori della scorsa stagione, quando abbiamo avuto troppa fretta all'inizio per rimediare alla penalizzazione. L'importante è giocare sempre con la giusta mentalità».

Guarna spende parole anche per i nuovi arrivi: «In squadra sono arrivati ottimi giocatori, ci sono giovani promettenti anche se sarà il campo a dare poi il verdetto. La società sta completando l'organico»..

Ricci nel frattempo "si candida" come sostituto di Guarna e Maurantonio: «Allora abbiamo trovato un nuovo portiere - scherza Guarna -. Però lo spirito è quello giusto. Deve esser l'obiettivo di tutti dare il proprio contributo, l'anno scorso abbiamo raggiunto la salvezza anche grazie a questo».

Una battuta anche sul caso Papa Waigo: «Preferisco non toccare l'argomento. Solo lui e la società sanno come sono andate le cose», spiega il portiere.