Quintuplicato il numero dei rugbisti marchigiani

Quintuplicato il numero dei rugbisti marchigiani

Il presidente Longhi: Ora si deve lavorare sulle giovanili

Che la crescita del movimento nelle Marche fosse in ascesa era sotto gli occhi di tutti, ma difficilmente si poteva immaginare una crescita esponenziale di questo tipo. Dalla stagione 2000-2001 di fatto non si è mai arrestata e ha davvero dell’incredibile se si pensa che dodici anni fa si contavano appena 470 tesserati.
A fare la figura del leone fra le province della regione è Ascoli assieme a quella di Fermo, con ben 801 giocatori, a cui seguono Ancona, 757, Pesaro e Urbino, 717, e Macerata con 413.
Una crescita numerica dovuta alla nascita di non poche società e a cui ora dovrà fare seguito la crescita dei club stessi, come spiega il presidente del Comitato Regionale Maurizio Longhi: "Ciò che deve aumentare adesso è il numero delle categorie che ogni società deve presentare. Direi che a numeri di club ormai ci siamo, essendo 22 senza contare le scuole affiliate. Ora si deve lavorare sulle giovanili, perché ogni società possa presentare tutte le under facendo così crescere il movimento non solo dal punto di vista quantitativo, ma anche qualitativo".
 

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