«Il calciatore è vincolato alla società bianconera fino al 30 giugno 2014 in virtù del contratto sottoscritto lo scorso anno con opzione per altre due stagioni, opzione esercitata regolarmente e ratificata dalla Lega l'11 giugno 2012», spiega una nota della società.
SI VA PER LE VIE LEGALI
«Ad Ascoli non tornerò più, ho presentato un esposto alla Fifa e spero che mi diano ragione. Inoltre dovranno pagare anche i danni morali visto che mi stanno trattando da bandito», fa sapere l'attaccante senegalese.
«La società apprende dell'intenzione del calciatore di risolvere per vie legali la situazione e informa che, qualora la FIFA dovesse decidere per la risoluzione unilaterale del contratto, agirà in tutte le sedi competenti per ottenere dal Sig. Papa Waigo un risarcimento per i gravi danni economici, morali e di immagine arrecati all'Ascoli Calcio», risponde il club bianconero.
PAPA WAIGO SMENTISCE LA MOGLIE KHADY
«Anche mia moglie Khady mi attacca, la situazione fra noi è critica, ma non può dire che sono un bandito e che sono scappato senza occuparmi dei miei figli, io li adoro e chiamo ogni giorno a casa», racconta Papa Waigo, ma le sue parole cozzano con quelle rilasciate dalla donna lunedì scorso a Picus Tv (canale 625 del digitale terrestre) e a Picusonline.it : «Stiamo divorziando. Secondo me è impazzito. Mi dispiace per l'Ascoli. Non son d'accordo col suo comportamento: quando nessuno ti ha voluto, ti hanno dato l'opportunità di farti vedere. Mi vergogno dell'atteggiamento di mio marito nei confronti dell'Ascoli».