«Nel decreto di cui sopra si ingiunge assurdamente all’Ascoli Calcio il pagamento delle prestazioni del calciatore fino a maggio 2012, calciatore che nella sua richiesta ha omesso in modo censurabile tutta la vicenda del “calcio scommesse", che lo ha visto pesantemente coinvolto: l’ex centrocampista bianconero fu arrestato il 1° giugno 2011 e nel successivo processo sportivo fu condannato a cinque anni di squalifica più preclusione.
Lo sgomento e l’incredulità dell’Ascoli Calcio nel ricevere detto decreto sono inimmaginabili: l’Ascoli, i suoi tifosi, la Città tutta stanno ancora pagando l’incommensurabile danno di immagine derivante dalla vicenda calcio scommesse, che ha leso la credibilità, l’onestà, la dignità, l’incorruttibilità e la rettitudine della Società bianconera.
L’Ascoli Calcio, nel considerare la richiesta offensiva e immorale, comunica che eserciterà tutte le azioni di opposizione necessarie e di risarcimento per tutti i gravi danni subiti, non solo a livello di penalizzazioni inferte nel campionato scorso a causa della condotta illecita di Sommese, ma anche per i danni di immagine che resteranno un’indelebile macchia nella gloriosa storia dell’Ascoli».