E come la scorsa settimana, anche stavolta gli interrogatori si tingono di bianconero. Dopo Micolucci e Pederzoli, ieri è stato il turno del centrocampista Daniele Di Donato e dell’ex Marcello Gazzola, ascoltati negli uffici federali da due delegati del procuratore Palazzi. Per il capitano ascolano l’audizione è durata poco: “Al massimo mezz’ora, il tempo di trascrivere a verbale le parole – spiega l’avvocato De Nicola -. Gli inquirenti hanno rivolto molte domande, ma Daniele ha dato risposte concise ed esposto i fatti con chiarezza, senza alcun dubbio”. Il capitano dell’Ascoli era stato tirato in ballo dalle parole di Micolucci rese durante l’interrogatorio dello scorso 5 marzo: “Di Donato non era al corrente delle situazioni che gli venivano presentate. I magistrati hanno fatto domande su partite della stagione scorsa, sui rapporti con gli altri giocatori, sul suo ruolo di capitano e sulla conoscenza dei fatti che si presumeva potesse avere. Gli inquirenti hanno anche chiesto quali fossero i motivi alla base delle contestazioni dei tifosi nei confronti della società”. E poi spunta fuori anche un’altra gara sotto la lente: Ascoli-Torino dello scorso 26 marzo. I granata vinsero 4-0 al Del Duca, ma il capitano non c’era: “Di Donato era squalificato e non fu nemmeno convocato”, ricorda l’avvocato De Nicola. Gli 007 di Palazzi hanno chiesto informazioni anche su altre due partite: Ascoli-Sassuolo del 9 aprile 2011, finita 0-0, e una gara della scorsa stagione tra Ascoli e Siena. Pochi minuti anche per l’audizione di Gazzola. All’ex bianconero è stato chiesto se fosse stato a conoscenza di qualcosa di sospetto