Nello scorso mese di settembre la Covisoc aveva autorizzato la società di corso Vittorio a sospendere gli stipendi ai due giocatori in attesa della sentenza definitiva. Invece ieri l'Ascoli ha ricevuto una missiva da parte dell'avvocato Andrea Salice, legale di Sommese, nella quale si richiede il saldo delle mensilità retributive di febbraio e marzo 2011, "stante l'ingiustificata riduzione" del compenso, oltre al pagamento degli stipendi e premi da aprile 2011 fino a gennaio 2012. Complessivamente si tratta di una somma vicina ai 270 mila euro. Sommese, tramite l'avvocato, rinnova addirittura anche l'offerta di prestazioni lavorative.
In caso di risposta contraria, il legale dell'ex bianconero minaccia di denunciare la società alla Procura federale.
Per quanto riguarda Micolucci, l'avvocato Mattia Grassani aveva inviato un decreto ingiuntivo all'Ascoli lo scorso 23 gennaio con il quale chiedeva il saldo degli arretrati per una cifra intorno ai 300 mila euro. L'Ascoli, attraverso l'avvocato Proietti, la scorsa settimana si è opposta in giudizio chiedendo anche il risarcimento danni all'ex difensore. Il processo si svolgerà ad Ascoli, la prima udienza è prevista entro l'estate.
L'Ascoli risponde
«La Società, come già dichiarato per l’analogo caso del Signor Micolucci, considerando la richiesta economica indecente e vergognosa e restando sconvolta dall’offerta di prestazione lavorativa, comunica che eserciterà tutte le azioni di opposizione necessarie e avanzerà, a sua volta, richiesta e di ingente risarcimento per tutti i danni subiti fra cui le gravi e note penalizzazioni inferte in campionato a causa della condotta illecita del Signor Sommese». Così si legge in una nota ufficiale bianconera.