«Dovrei dire che ci metteremo tanta voglia e tanto impegno, ma nel calcio non esistono promesse. Spero che ci sia una crescita calcistica e che iniziamo a fare punti».
La salvezza oggi appare un miraggio, il mister non si nasconde: «I punti di distacco sono molti, ma restano ancora tante partite. Guarderemo la classifica di volta in volta e cercheremo di giocarcela con tutti. Per fare un esempio il Torino arriverà sicuramente davanti all'Ascoli, ma nello scontro diretto ci sta che il Picchio possa vincere».
Nel pomeriggio il primo allenamento, stamattina l'incontro con i giocatori: «Voglio parlare con la squadra, devono liberarsi del timore anche di fare una giocata e un gesto di qualità, se sono in grado». L'Ascoli viene da cinque sconfitte consecutive, ritrovare la bussola non sarà facile: «La mancanza di risultato ha influito anche sull'autostima dei giocatori, ma le prestazioni nel complesso sono state discrete, poi quando una striscia negativa si allunga subentrano subito le difficoltà». Dal nuovo mister anche l'apprezzamento per il suo predecessore: «Castori ha compiuto una grande impresa e ha dato tanto al gruppo sia dal punto di vista tecnico sia umano, lo ringrazio anche da tifoso».
Silva ritrova l'Ascoli dopo il biennio in coppia con Giampaolo tra il 2004 e il 2006: «Da parte mia c'è grande determinazione, nella mia vita ho fatto tanti sacrifici. Ho vissuto in moltissime piazze calde del sud ed oggi torno ad allenare nella città dove vivo». E poi il mister dà anche una piccola stoccata: «C'è anche chi in quindici giorni si ritrova ad allenare in serie A...». Ma prima di andare dai suoi ragazzi, Massimo Silva lascia viva la speranza: «Il pallone è rotondo, ognuno può conquistarselo da solo».