L'autorevole firma del Corriere della sera è intervenuto ieri ai microfoni della trasmissione radiofonica "Il Bianco e il Nero". «E' ancora sopportabile la responsabilità oggettiva? E' una domanda che a maggior ragione adesso credo debba esser posta. Le varie commissioni di giustizia diranno probabilmente che è ancora necessaria, ma non sono d'accordo. Tu non hai fatto niente - spiega Sconcerti - ma qualcuno all'interno della tua società ha commesso un reato e tu ne rispondi quasi quanto lui: è una giustizia molto sommaria.
Il vero problema è che non ci sono tempi e mezzi per andare a fondo - prosegue Sconcerti - La responsabilità è sempre individuale, che la gente e tutta una squadra debba pagare perché uno o due tesserati hanno fatto qualcosa di non regolare è una stortura non più tollerabile. Siamo davanti ad un tradimento, se poi io oltre a questo vengo punito, diviene un'ingiustizia insopportabile».
Fiducia nelle difese e avvocati? «Purtroppo nella mia vita ho visto tanti avvocati "schiantarsi" contro la responsabilità oggettiva. Alla luce degli ultimi fatti spero che ci si stia rendendo conto di un vero e proprio assurdo giuridico». Il nuovo problema nasce dall'entrata prepotente delle scommesse nella giustizia sportiva: «Non si può continuare con gli stessi principi, è necessario adeguare codici alla realtà, così come è ora risulta tutto troppo indiscriminato. Nessuno può avere il controllo della propria azienda: dietro ogni faccia si nasconde un mondo».