Nel frattempo il procuratore federale Stefano Palazzi dopo aver aperto un fascicolo, ha chiesto ufficialmente l'invio degli atti a Roma. «È evidente che ci si trova di fronte a un sodalizio che opera da anni, fatto che si desume dalla disinvoltura con la quale ogni settimana il gruppo tenta di incidere sui risultati», così il gip di Cremona Guido Salvini scrive nell'ordinanza.
Intanto arrivano le prime dichiarazioni dell'avvocato dell'altro bianconero coinvolto, il centrocampista Alex Pederzoli, al momento indagato. «Pur essendo molto amareggiato, è comunque sereno perché fermamente convinto di poter dimostrare davanti sia all'autorità giudiziaria sia a quella sportiva la sua completa estraneità - sostiene l'avvocato Savino Lupo - Alex è coinvolto solo a causa di alcune telefonate a cui non ha partecipato e nelle quali terze persone hanno millantato falsamente la sua disponibilità nel partecipare a un ipotetico patto. Probabilmente - prosegue la nota - perché è il giocatore più rappresantivo dell'Ascoli Calcio». Infine l'avvocato ricorda che Pederzoli non fu presente nella partita sotto inchiesta, Livorno-Ascoli, «in quanto da diversi giorni prima indisponibile per problemi di salute».