I rischi per l'Ascoli: Benigni segnalò al procuratore alcune anomalie

I rischi per l'Ascoli: Benigni segnalò al procuratore alcune anomalie

Intanto è disputa legale tra l'avvocato Proietti, Grassani e Di Campli

Da una parte l'avvocato dell'Ascoli, Enzo Proietti, attraverso dichiarazioni rilasciate al nostro quotidiano afferma: «L'Ascoli è assolutamente estranea ai fatti, anzi con ogni probabilità si costituirà parte civile e potrebbe chiedere un risarcimento danni. Se emergessero responsabilità penali, rimarrebbero solo sul piano personale dei giocatori. Non vi sarebbero coinvolgimenti per la società Ascoli Calcio, né dal punto di vista amministrativo, né federale».

Qualche ora dopo interviene sul tema l'avvocato Mattia Grassani che intervistato da Sky Sport 24 dichiara: «Anche se il club è estraneo ai fatti, risponde dell'operato dei tesserati - prosegue il legale -. Se verrà accertato che uno o più tesserati hanno alterato la regolarità delle competizioni a cui hanno preso parte la società sarà penalizzata per responsabilità oggettiva».
Sulla stessa linea è l'avvocato Donato Di Campli. Ai microfoni della trasmissione radiofonica "Il Bianco e il Nero" il legale abruzzese sostiene: «Un conto è la giustizia ordinaria, un altro è quella sportiva. Il codice di giustizia sportiva all'articolo 4 spiega bene come le società rispondano oggettivamente, ai fini disciplinari, dell'operato dei dirigenti, dei tesserati. Nel caso dell'Ascoli si andrebbe verso una responsabilità oggettiva "attenuata" visti i risultati sul campo. Ad ogni modo però la società di Corso Vittorio potrebbe venire penalizzata. La pena si intende poi afflittiva e quindi andrebbe a modificare la classifica del campionato appena conclusosi».
A stretto giro ecco la replica dell'avvocato Proietti alle parole di Grassani e Di Campli: «L'articolo 4 del Codice di giustizia sportiva si riferisce ad infrazioni relative al regolamento sportivo e non può travalicare nel penale, dove la responsabilità è assolutamente personale. Nel caso dell'Ascoli poi è evidente come la società sia parte lesa già una prima volta».

Ad imbastire il ruolo dell'Ascoli come parte offesa nella vicenda ecco poi giungere la notizia più importante: il presidente Benigni qualche tempo fa si recò personalmente dal procuratore federale per segnalare comportamenti anomali da parte di alcuni giocatori del Picchio. Il procuratore promise che avrebbe sorvegliato la faccenda.