Il sorriso pacioso stampato sulle labbra, la gentilezza di una volta. È piccolo, ma ha il fuoco dentro. È l’uomo del momento. È Francesco Bellini. Domani sarà a Londra, per far conoscere i vini del Piceno a tutto il mondo. Ma oggi parliamo soprattutto di Ascoli Calcio.
La scorsa settimana c’è stato l’incontro con Fazi e Benigni. Cosa ci può dire?
«Sono tornato ieri. Non ho ancora saputo niente».
Come procedono le trattative?
«Ho sempre detto che sono interessato, ma non da solo. Sono interessato a partecipare finanziariamente, e poi tra due tre anni, siccome io imparo molto in fretta, si vedrà. In questo momento non sono io il leader, tutti vogliono me, ma non riesco a capire perché. Io sono disponibile insieme ad altri che conoscono il settore come Fazi. Però queste cose non vanno avanti. E non so perché».
Quali saranno i prossimi passi?
«Bisogna aspettare prima il confidentiality agreement ( un accordo di riservatezza ndr.), poi si guarda la situazione patrimoniale, in seguito vedi quello che per te vale la società e negozi il prezzo. Una volta fatto questo, si dà il via ad una “due diligence” e dopo si può chiudere. Però se uno cerca di saltare alcune cose, non funziona. Anche io sono azionista di maggioranza, ma devo convincere la mia famiglia e altri ad investire. Purtroppo qui nell’Ascolano ci sono problemi anche legati alla burocrazia».
Quali tempi ci sono?
«Il tempo gioca contro Benigni. È lui che dovrebbe spingere. Se tu hai qualcosa da vendere, sei tu ad essere interessato. Allo stesso tempo tu che acquisti non puoi non analizzare prima cosa compri.
Non ho mai visto la situazione finanziaria dell’Ascoli, spero di vederla, sono interessato a mettere la mia parte ed aiutare a rilanciare la squadra. Le proposte? Se vanno bene agli altri, vanno bene a me. Non sono una persona difficile».
Tempo fa le arrivò anche una lettera dei tifosi alla quale lei rispose. È cambiato qualcosa?
«La mia risposta non è cambiata. Acquisto e vendo società per centinaia di milioni di dollari, ma c’è un metodo per farlo. Oggi il calcio è cambiato, se non lo gestisci bene ci rimetti un sacco di soldi. Un’ultima cosa: suggerisco a tutti di non parlare molto di Ascoli. A volte non aiuta».
Oggi il presidente Benigni è contestato da parte della tifoseria. Cosa ne pensa?
«Benigni ha fatto grandi cose, ma tutti lo rimproverano. Lo sapevate che la volevo io l’Ascoli? Lui me l’ha levata, però l’ha portata dalla serie C alla A. Non si può negare questo».
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