Marche Marathon, l'Italia in una regione

Marche Marathon, l'Italia in una regione

Moroder: Occasione per coniugare la passione per la bicicletta con l’amore per la propria terra

Le valli dell’Esino, i colli ascolani, le colline leopardiane, le terre dei Varano, i paesaggi di Rossini, i Colli Piceni, i Sibillini, il Montefeltro fino al lungomare di Porto Recanati, dove si chiude il 9 ottobre.

“Ogni tappa un’occasione per scoprire e apprezzare la nostra regione – commenta l’assessore al Turismo e allo Sport, Serenella Moroder – grazie al felice binomio sport e paesaggio, questa manifestazione di rilievo nazionale, regala un’occasione unica per coniugare la passione per la bicicletta con l’amore per la propria terra, le sue valli, il suo incantevole paesaggio, l’ospitalità della sua gente, la degustazione dei prodotti tipici. E’ un ottimo esempio di come lo sport rappresenti, oltre che un momento ludico e di sana competizione, un fattore di crescita e di promozione del territorio”. Una forma di turismo sostenibile per le Marche dove sono ben 680 i chilometri di piste ciclabili, ha rilevato l’assessore.    

Il Marche Marathon, nato nel 2006, “intende far conoscere questa regione stretta tra l´Adriatico e gli Appennini - dichiarano i promotori dell’iniziativa aderenti all'Ente di Promozione Ciclistica UDACE/CSAIN (Unione degli Amatori Ciclismo Europeo / Centri Sportivi Aziendali Industriali) - terra di grande tradizione ciclistica, costellata di bellezze naturali, paesi, castelli e borghi antichi e ricca di prelibatezze enogastronomiche. Lo slogan del circuito sta a significare che per le sue caratteristiche territoriali le Marche sintetizzano un po’ la morfologia di tutta l´Italia. Proprio per questo il Marche Marathon offre percorsi vari, mossi, spettacolari e suggestivi”.

“Per il successo che ha ottenuto nei suoi primi cinque anni di vita - ha sottolineato il delegato nazionale Giovanni Mascambruni - il Marche Marathon può essere paragonato a un ciclista in fuga verso la maglia di leader”.