Ascoli Calcio e l'ipotesi del fallimento pilotato

Ascoli Calcio e l'ipotesi del fallimento pilotato

Il presidente del Pescara, De Cecco, indica la via. Benigni è però contrario

Siamo quindi in attesa di ulteriori sviluppi. Durante la settimana il nostro quotidiano aveva parlato della possibiltà di andare verso un fallimento pilotato. Uno scenario futuro percorribile simile lo sottolinea oggi anche il Corriere Adriatico attraverso un'intervista al presidente del Pescara, Giuseppe Adolfo De Cecco.

«Non conosco la situazione dell’Ascoli, ma per quanto riguarda il Pescara, l’unico modo per rilevare la società terribilmente indebitata era il fallimento pilotato» dichiara De Cecco. Il presidente poi sgombra le nubi sulla tempistica: «Ho realizzato un sogno e raggiunto l’obiettivo in sole 24 ore. Noi inizialmente eravamo 10 ora siamo 17. Io credo molto nelle società composte da più azionisti. Perché i presidenti come Costantino Rozzi non esistono più».

Ma cos'è il fallimento pilotato? Una volta autorizzato l'esercizio provvisorio dell'azienza da parte del tribunale, deve nascere una nuova società con un' altra denominazione, può acquistare il titolo sportivo all' asta fallimentare chiedendo subito l'affiliazione alla Federcalcio. In seguito ci si deve impegnare a saldare i debiti sportivi del club fallito e non quelli fiscali, e nemmeno i debiti nei confronti dei fornitori o di terzi in generale. Col fallimento pilotato la nuova società manterrebbe intatto il parco giocatori. Così facendo si mantiene anche il titolo sportivo.
«Anche la categoria in cui si gioca - precisa De Cecco sempre dalle pagine del Corriere - La storia dell’Ascoli non verrebbe cancellata, rimarrebbe intatta così come la storia costruita da Costantino Rozzi. E’ la federazione che permette in questo modo la continuità».

E il presidente Benigni come vede quest'ipotesi? «Mai pensato a una cosa del genere - dichiara oggi il numero uno bianconero in un'intervista a Il Messaggero - Saranno gli avvocati a decidere ma io non voglio certo il fallimento dell’Ascoli, anzi spero fortemente che ci sia qualcuno in grado di farla vivere». Sibillino poi lo stesso presidente quando  accenna ad un eventuale passo falso della cordata Palatroni: «Se dovesse saltare la trattativa con la cordata Palatroni, cosa potrà succedere? Pensiamo a salvarci. Poi avremo tempo per trovare una soluzione».