Il presidente del Portorecanati ha inoltre ribadito alcuni importanti retroscena: “Sono contattato da Benigni circa 50 giorni fa, per sapere se fossi interessato ad entrare in società. Essendo tifoso dell’Ascoli sin da bambino ed avendo avuto uno splendido rapporto con Costantino Rozzi, non ho chiuso la porta. Mi sono subito attivato per cercare degli amici che potessero dare una mano concreta alla mia squadra del cuore. La nostra offerta l’abbiamo presentata, ma dopo un paio di settimane questa non è stata ritenuta all’altezza. Ho rispettato la decisione del presidente Benigni, con il quale non ho contatti da almeno 40 giorni. Ci tengo a ribadire che non ho nessuna intenzione di rilevare in toto la società di corso Vittorio Emanuele. A questo punto non vorrei che qualcuno voglia marciarci, facendo leva sul mio nome per eventuali giochi al rialzo che non mi riguardano assolutamente. Sono il patron di una società sana e solida come il Porto Recanati e mi va bene così. Comunque non escludo in futuro un sostegno economico all’interno di una cordata per il bene del Picchio».
Maresca ha inoltre precisato di aver avuto solo uno scambio di battute con Massimo Ubaldi, persona che stima, ma ha escluso categoricamente l’esistenza di un progetto.
L’imprenditore marchigiano ha anche commentato il pareggio ottenuta dall’Ascoli in quel di Bergamo contro l’Albinoleffe: «Sono profondamente rammaricato per la mancata vittoria di oggi. La compagine picena ha giocato alla grande, ma purtroppo continua a sbagliare sotto porta. Mi auguro vivamente che l’Ascoli si possa salvare».