Beach soccer, Milano campione d'Italia

Beach soccer, Milano campione d'Italia

lombardi firmano un “triplete” straordinario dopo la vittoria della Coppa Italia e della Supercoppa

 A Ostia, presso l'Hakuna Matata Beach, si è disputata, davanti a 3000 tifosi entusiasti, la finale scudetto della Serie A Enel che ha chiuso una stagione esaltante iniziata proprio a Roma a metà giugno con la disputa della Coppa Italia al Circo Massimo. Grazie alla collaborazione di Officina Italiana e Accademia dello Sport, per il secondo anno consecutivo lo scudetto del beach soccer targato Figc-Lega Nazionale Dilettanti è stato assegnato sul litorale romano al termine di una quattro giorni spettacolare, iniziata giovedì con l'assegnazione della Supercoppa di Lega Enel proprio al Milano e proseguita con la fase finale del campionato tra le migliori quattro squadre del girone centro-nord e le migliori quattro del centro-sud. Alla fine di un match tirato, che si è deciso solo all'extra time con un guizzo del portoghese Alan, Milano ha alzato al cielo di Ostia, sulla stessa sabbia che l'aveva visto soccombere un anno fa contro il Napoli di Maradona Jr., il suo terzo scudetto. I lombardi firmano un successo strepitoso culminato in un record che nel beach soccer italiano non era mai riuscito a nessuno: vincere tutte e tre le competizioni ufficiali nella stessa stagione (Coppa Italia, Supercoppa e Campionato). L'incontro, dal punto di vista tecnico, è stato quanto di meglio si potesse sperare. La Feldi Catanzaro ha giocato alla pari contro quella che gli addetti ai lavori avevano accreditato alla vigilia come la sicura vincitrice del tricolore. Eppure la forza del gruppo e le individualità giallorosse, soprattutto quelle degli italiani Carotenuto (premiato come miglior portiere) e Pastore e dei brasiliani Teddy e Bruno Xavier, hanno permesso al team di Cerezo di rispondere colpo su colpo alla sfuriate milanesi e anche per lunghi tratti di fare la partita. Il resto è tutta farina del sacco di mister Cerezo. L'immagine più bella del Catanzaro è quella del dito e dello sguardo al cielo proprio di Bruno Xavier (miglior giocatore della stagione) che rappresenta il futuro del beach soccer verde-oro. La sua gioia, davanti ai mostri sacri del Brasile attuale, Benjamin e Bruno, è qualcosa in più di un testimone che garantisce la longevità per la scuola più spettacolare e vincente che esiste in questa disciplina. Del Milano invece sappiano praticamente tutto: è la formazione più titolata della storia del beach soccer targato Figc-Lega Nazionale Dilettanti, una corazzata multietnica che vanta ben 6 nazionali tra Italia, Brasile, Spagna e Portogallo, una rosa che è riuscita con il passare degli anni a fondersi diventando un corpo unico con mister Panizza a dettare gli ordini dalla panchina. A far festa in particolare l'ex portiere azzurro Beppe Rasulo che con questa vittoria si conferma il giocatore più vincente nella storia del nostro campionato, sommando i successi ottenuti con la maglia dei Cavalieri del Mare a quelli ottenuto con quelli del Milano. Una finale che ha reso onore al movimento intero, la cui crescita, come sottolineato dal Coordinatore del Dipartimento Beach Soccer LND Santino Lo Presti, è una punta di diamante dell'intero sistema calcio federale: “Voglio ringraziare in primis il presidente Tavecchio ed il suo vice Mambelli che, nei rispettivi ruoli, credono da anni in questa attività che comporta impegno, organizzazione e professionalità e che non si potrebbe svolgere senza il contributo della segreteria della LND e del Dipartimento beach soccer e di tutti coloro collaborano a questo ambizioso progetto dal marketing alla comunicazione”. “Complessivamente – ha continuato Lo Presti - il giudizio sulla stagione è molto positivo perché oltre a creare degli eventi che uniscono spettacolo e promozione del territorio il nostro compito primario è lanciare ed affermare questa disciplina che in ambito internazionale si è ritagliata una fetta importante a livello di pubblico e di marketing ed è in crescita costante”. L'ultima giornata di gare della poule scudetto 2010 è servita anche per fare il punto della situazione riguardo un progetto avvicente come quello che lega l'animazione, il turismo e lo sport e di cui si sono resi protagonisti per questa stagione di beach soccer Eden Viaggi ed LND: "Eden Viaggi vuol investire nello sport attraverso il quale crede si possa rafforzare il binomio turismo e sport - ha dichiarato Alessandro Pica, già dirigente Coni e responsabile progetto sport di Eden Viaggi – al fine di offrire agli ospiti dei villaggi un servizio di qualità visto che non saranno più gli animatori a svolgere le sedute di fitness per gli adulti e di sport in generale per i giovani ma sarà tutto affidato a professionisti ed istruttori specializzati; siamo il primo tour operator a fare questa scelta e per la prima volta entra nel mondo dello sport curando l'animazione dentro e fuori lo stadio del beach soccer targato Figc". Tornando al beach soccer giocato, la finale per il bronzo conferma il valore della Coil Lignano Sabbiadoro che supera ai rigori i padroni di casa della Roma, lasciando l'amaro in bocca al team di Fruzzetti che in due giorni riesce a perdere altrettante gare a causa degli errori dal dischetto della stella portoghese Madjer. La gara è stata molto equilibrata con fiammate di spettacolo ed emozioni che fanno capire quanto queste due squadre non avrebbero sfigurato nella finale per lo scudetto. Con questo terzo posto, bomber Esposito lascia il campo per concentrarsi sulla nuova avventura cui è stato chiamato da nemmeno un mese, da quando il vice presidente vicario LND Mambelli l'ha voluto alla guida della nazionale di beach soccer dopo la gestione Magrini. Prima dell'incontro la squadra romana ha salutato il pubblico accorso numeroso in questa tre giorni di Poule regalando magliette e una promessa importante: “il prossimo anno sarà diverso, vogliamo vincere, cresceremo ancora per regalare la gioia più grande a questa splendida gente: lo scudetto”, queste le parole del presidente giallorosso Mattia Argentino. La Roma però un riconoscimento l'ha ricevuto, forse più ambito di quello del campo, si tratta del premio Fair Play per l'iniziativa di solidarietà lanciata a sostegno dell'Ospedale Pediatrico Bambino Gesù con la promozione di una raccolta fondi a sostegno dei bambini malati. Un segnale chiaro, di come lo sport, il beach soccer in particolare, sia al fianco del sociale. Nella gara valida per l'assegnazione della quinta piazza, invece, l'eterna incompiuta Terranova Terracina gioca come sa fare vincendo e regalando spettacolo contro i debuttanti terribili di Viareggio. La formazione allenata da Del Duca dimostra di avere i numeri per puntare a qualcosa di più ma anche quest'anno è mancata soprattutto in concentrazione nella partita più importante dell'anno (il quarto di finale contro Lignano). I toscani, al primo campionato nella massima serie del calcio in spiaggia italiano, lasciano il lido di Ostia consapevoli della loro forza dopo aver inanellato una serie di sei vittorie consecutive nella regular season e dopo aver meritato il successo nella semifinale 5°-8° posto contro la Colosseum. A conferma di questa convinzione c'è anche il titolo di miglior realizzatore della stagione appena conclusa di Gabriele Gori (30 centri) che ha trascinato i bianconeri e si è meritato anche due convocazioni in nazionale. Nella finale per il settimo posto la Ragazzini Generali Catania ha la meglio sulla Colosseum che chiude dunque con tre sconfitte in tre gare la sua prima apparizione alle finali scudetto del beach soccer italiano. La matricola romana non è riuscita a sfruttare l'abbrivio del gran finale di campionato, perdendo incisività proprio all'inizio della poule. D'altro canto, pur vincendo oggi, Il team rossoazzurro catanese, secondo club più titolato d'Italia dopo Milano, non ha rinverdito i fasti degli anni passati mancando per la prima volta nella storia il successo in almeno una competizione (2004 e 2005 Coppa Italia, 2006, 2007 e 2009 Supercoppa di Lega, 2008 Scudetto).
 

Argomenti