L'Ascoli Calcio a rischio

L'Ascoli Calcio a rischio

C'è tempo fino al 10 luglio per evitare il peggio. Castelli: «Sono molto preoccupato»

L'Ascoli ha presentato virtualmente l'iscrizione, ma in realtà mancherebbero anche le liberatorie relative al saldo degli stipendi ai propri tesserati a tutto marzo 2010. Si parla di circa 2,5 milioni di euro in tutto. Entro il 7 luglio bisogna correre ai ripari. La penalizzazione cui si andrà incontro a questo punto sembra il male minore. Mercoledì prossimo la Covisoc diramerà l’elenco delle società non ammesse. A quel punto altri tre giorni di tempo per fare ricorso. E' diventata una vera e propria corsa contro il tempo.

Castelli: sono molto preoccupato
«Sto seguendo con particolare attenzione le vicende dell’Ascoli Calcio che in queste ore hanno destato forte preoccupazione in tutta la cittadinanza ascolana. Inutile dire che anche io sono molto preoccupato perché l’Ascoli è un bene primario per la città e l’amore che tutti noi abbiamo per la squadra di calcio bianconera va ben oltre le difficoltà di questo momento». Così dichiara in una nota il sindaco di Ascoli, Guido Castelli.
«Da diversi giorni - prosegue il primo cittadino - sono in continuo contatto con il presidente Roberto Benigni e con gli altri dirigenti dell’Ascoli. Sto seguendo passo dopo passo tutte le operazioni che sono state messe in atto per ottemperare a tutte le operazioni necessarie per regolarizzare la posizione della nostra amata squadra di calcio e mi sono messo a disposizione per qualsiasi tipo di intervento possa servire a scongiurare le ipotesi più pessimistiche.
Ho sentito anche questa mattina il patron Benigni e mi ha assicurato che si sta impegnando in prima persona per non correre alcun rischio. Ai tifosi posso solo dire che l’amministrazione comunale ha dato e continuerà a dare il suo massimo sostegno all’Ascoli Calcio nella profonda convinzione che l’Ascoli è un  bene di tutti e che ognuno deve comunque fare la sua parte».