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Ascoli Calcio, Pillon si presenta: salvezza prima possibile
«Credo che si possa fare bene, credo che lAscoli abbia un futuro»
Un amore mai finito tra il tecnico veneto e i colori bianconeri. I tifosi ancora sognano quel grande Ascoli “diabolico”. Nel 2001-02, alla sua prima esperienza ascolana, Pillon conquistò subito la promozione in B, dopo un inferno in serie C durato ben 7 anni. E da lì nacque il mito.
«Voglio ricreare entusiasmo intorno alla squadra – aggiunge il neo allenatore – sono convinto che il gruppo sia formato da ottimi giocatori, altrimenti non avrei accettato l’incarico. Fino ad ora l’Ascoli ha sempre giocato bene anche quando ha perso, emblematica è stata la partita di Trieste, l’unica pecca sono stati i troppi gol subiti. Credo che si possa fare bene, credo che l’Ascoli abbia un futuro».
Il presidente Roberto Benigni spiega l’addio ad Alessandro Pane. «È una persona eccezionale, ma non è stato fortunato. Arrivati a questo punto non è stato possibile fare altrimenti. La possibilità di poter tornare a lavorare con Pillon è stato un motivo in più per cambiare. Conto sul nuovo allenatore, è entusiasta di lavorare qui».
Il presidente fa poi un accenno all’aspetto societario. «Non ci sarà alcun mutamento. La struttura attuale è la migliore da quindici anni a questa parte».
L’ultima battuta è per il mister. «Non ho certo la bacchetta magica, mi metterò all’opera con grande umiltà e voglia di fare per arrivare al più presto a 50 punti, poi vedremo». Pillon e l’Ascoli da oggi sono di nuovo insieme. Perché il passato è sempre lì, pronto a confondersi con il presente.