Ad Ascoli è scoppiata la Italrugby-mania

Ad Ascoli è scoppiata la Italrugby-mania

Il 28 novembre al Del Duca il match tra Italia e Samoa

I tecnici della federazione nazionale del rugby, dell’Ascoli Calcio e dell’Amministrazione Comunale  hanno controllato che le operazioni venissero fatte secondo le ferree regole stabilite dalle rispettive federazioni. Mentre Milano sta letteralmente impazzendo per gli azzurri dell’Italrugby in attesa della sfida che si disputerà sabato prossimo contro gli all blacks, ad Ascoli si alza la febbre .
E’ iniziata, infatti, la caccia ai biglietti che negli ultimi giorni stanno letteralmente scomparendo. Gli alberghi ascolani sono tutti prenotati per quei giorni e le richieste fioccano per tutto il territorio piceno. Sarà una bellissima festa dello sport che garantirà un ritorno d’immagine importantissimo e la città dovrà rispondere alla grande a questo evento che lancia Ascoli Piceno nel panorama internazionale dello Sport .
La partita sarà vista, infatti, in diretta nazionale su La7 e internazionale su Sky. Nei prossimi giorni Ascoli sarà totalmente tricolore con iniziative che coinvolgeranno studenti, commercianti e sportivi. Poi successivamente grazie alla presenza nel territorio dei giocatori delle nazionali italiana e delle isole Samoa per una settimana, saranno numerose le iniziative che coinvolgeranno direttamente i giocatori . «Invitiamo fin da ora - dice l'assessore Massimiliano Brugni - tutti i cittadini ascolani ad esporre il tricolore sui balconi, come ai tempi della vittoria del mondiali di calcio del 2006, i giocatori della nazionale di rugby italiana dovranno sentire il calore di Ascoli Piceno. Per noi, per la nostra città  questo sarà anche un importante banco di prova, molti altri eventi sportivi di interesse internazionale potranno scaturire da questa partita». 
 
«
Ospitare un evento sportivo di rilievo internazionale non può che far piacere a un sindaco. In questo caso, però, la mia soddisfazione è infinitamente maggiore perché qui non si tratta genericamente di qualcosa che dà lustro alla nostra città, ma del grande rugby internazionale -sostiene il sindaco Guido Castelli - Il rugby è un gioco duro: per giocarlo bisogna saper incassare, soffrire e non perdersi mai d’animo. E’ un gioco di squadra, senza spazio per egoismi e divismi: ognuno gioca con gli altri e per gli altri, si vince o si perde tutti insieme. E’ un gioco che richiede disciplina, coraggio, abnegazione, altruismo e lealtà. E’ un gioco, soprattutto, in cui con l’avversario ci si scontra – e picchiando sodo – ma senza demonizzarlo mai.
Per uno come me, che il rugby personalmente non lo ha giocato mai, l’aspetto più affascinante di questo gioco è quella specie di “effetto serra” che sa creare intorno a sé. Guerra in campo e festa fuori. Due squadre che si pestano per due tempi e brindano insieme in allegria durante il terzo. E soprattutto i rispettivi sostenitori, che seguono il gioco standosene seduti pacificamente mescolati tra loro, senza barriere, senza paure, senza odio.
Davvero, partecipare a un simile evento, anche solo da spettatori, è una grande lezione di vita! Spero perciò che siano molti i giovani ascolani che, magari anche solo per curiosità, verranno alla partita e si lasceranno contagiare dal virus del rugby.
Mi resta da dire ancora una cosa (ma – trattandosi di rugby – è la cosa forse più importante). La Nazionale che si scontrerà con gli Azzurri del rugby ad Ascoli Piceno viene da un paese molto lontano: le Isole Samoa. Si tratta di una nazione più piccola dell’Italia, per dimensioni, ma nel rugby i chilometri quadrati non contano: infatti i tre precedenti incontri tra le due squadre sono stati tutti vinti dai samoani. L’ultima volta fu a L’Aquila nel 2001.
Purtroppo, così come L’Aquila e la sua gloriosa squadra di rugby sono state duramente colpite dal terremoto dello scorso aprile, anche le Isole Samoa hanno subito una simile tragedia solo poche settimane fa. Pertanto, data la considerevole distanza che separa i nostri due paesi e la difficile situazione che Samoa sta affrontando in questo periodo, potrebbero non essere moltissimi i samoani in grado di venire ad Ascoli il prossimo 28 novembre per sostenere la squadra del cuore.
Confido quindi nel grande cuore degli appassionati di rugby italiani - conclude Castelli - affinché non facciano mancare ai nostri ospiti samoani il sostegno e il calore dovuti a dei così valorosi avversari. Viva il rugby!».