portarsi per la prima volta sul +2 (14-16 al 39’) con il rumeno Ispas. Un vero colpo di reni degli uomini di Massotti che incominciano a gestire la partita con perizia e intelligenza, sfruttando anche l’elevata percentuale di errori e l’eccessiva fretta di concludere a rete della squadra di casa. L’Ascoli infatti, non comprende, che in simili frangenti contro avversari superiori conta la motivazione a non mollare e soprattutto il sangue freddo. Tuttavia i bianconeri sanno riprendere in parte la concentrazione e intorno al 48’; grazie anche alle realizzazioni di Russo trovano un nuovo vantaggio, sul 20-18. Dall’altro schieramento vengono fuori con lucidità Paolucci e Manuel Gabriele e il tabellone segna il nuovo sorpasso, 22-23 al 54’ per gli angolani. La gara a questo punto è tutta in salita per l’Ascoli, che nonostante il tiro dai sette metri fallito da Russo(fino a quel momento uno dei migliori per precisione al tiro), non si arrende e raggiunge ancora la parità con un tiro da fuori del capitano Bolla(23-23, 56’). Ma Paolucci realizza su rigore il +1 per i suoi, mentre con due errori in attacco sfuma l’ opportunità per i padroni di casa di agguantare il pareggio. Ascoli a questo punto, che non riesce più a recuperare lo svantaggio e Città Sant’Angelo vola sul 23 a 26 con le reti di Manuel Gabriele e Marzuoli. Protagonisti della vittoria abruzzese sono stati Ispas e Gabriele Manuel con sette reti; all’Ascoli non è bastato l’apporto di Russo, autore di 6 reti e di Lucarini con 5 realizzazioni, menzione di merito per il gran lavoro oscuro del duo Mignini - Valori.