Guidò per sei stagioni la Samb, come allenatore vantava il record di panchine rossoblù
14 gennaio prossimo. Da anni viveva nelle Marche, dove aveva deciso di stabilirsi dopo aver guidato la Sambenedettese. Malato da qualche tempo, lascia due figli. I funerali si svolgeranno domani alle 10:30, nella chiesa di San Pio X. Eliani iniziò la sua carriera come terzino nel Ponziana, vestendo successivamente le maglie del Modena, della Fiorentina e della Roma, squadra con la quale diede addio al calcio nel 1956, dopo aver disputato più di 240 gare in serie A. Per due volte (1948) giocò anche in Nazionale, unico di quella squadra azzurra a non appartenere al Grande Torino, poi scomparso nella tragedia di Superga.
Diventato allenatore, ha guidato per sei stagioni la Sambenedettese. Come tecnico vantava il record di panchine rossoblù, a San Benedetto diventò anche direttore sportivo e talent-scout fino al 1983 riuscendo a conquistare due promozioni in Serie B. Brevi esperienze anche a Brescia e Ascoli. Fra i meriti di Eliani anche la scoperta di Causio, Tacconi e Zenga, e alcune intuizioni, come l'aver spostato Caposciutti da portiere ad attaccante.