Mandando un SMS al 48586 si può contribuire a sostenere la campagna
portare acqua in Burundi ad una popolazione di oltre 500.000 persone colpita dalla siccità, dalla fame, dalle malattie e da 12 anni guerra. GVC Onlus- Gruppo di Volontariato Civile, Organizzazione Non Governativa che lavora in Burundi dal 1994, per combattere la malnutrizione infantile e portare acqua ai villaggi di Kirundo, ha lanciato un appello a sostegno del progetto “Acqua per il Burundi”, raccolto generosamente dalla Scavolini Spar. Al Palasport i giocatori e i volontari dell’Associazione pesarese Reciproca Onlus, inviteranno il pubblico a inviare un SMS al 48586.
Dal 10 al 31 ottobre infatti, inviando un SMS al numero 48586 dagli operatori di telefonia mobile Tim, Vodafone e Wind, sarà possibile donare 1 euro e sostenere la campagna “Acqua per il Burundi”. La stessa numerazione sarà disponibile sulla rete fissa di Telecom Italia e il valore della donazione in questo caso sarà di 2 euro.
Il problema dell’acqua, nei Paesi in Via di Sviluppo, è uno dei più drammatici: grazie a questo progetto, della durata di tre anni, GVC porterà acqua potabile nei villaggi della provincia di Kirundo, provvederà alla costruzione e al ripristino di 268 sorgenti, di 103 nuovi pozzi e di 26 impianti idrici in altrettante scuole primarie e centri di salute. Il costo complessivo del progetto è di 450.000 euro.
Il Burundi è uno dei paesi più poveri del pianeta, circa 8 milioni di abitanti, il 68% dei quali vive al di sotto della soglia di povertà. Dopo molti anni di guerra civile, il Burundi è impegnato in un’ingente opera di ricostruzione del tessuto sociale ed economico ma la Provincia di Kirundo - 83% della popolazione di etnia hutu e 14% di etnia tutsi – vive una situazione drammatica. A causa della guerra, le infrastrutture idriche si sono deteriorate: l’insufficienza e la lontananza di punti di approvvigionamento di acqua potabile, il suo costo elevato, spinge la popolazione a servirsi dell’acqua dei laghi, spesso inquinata da agenti patogeni, che contribuiscono alla diffusione di malattie. Nel 2005 inoltre una fortissima emergenza alimentare ha colpito questa Provincia, continuando negli anni successivi. Le produzioni agricole sono state colpite dalla siccità e la popolazione è ridotta allo stremo. Molti sono stati costretti a spostarsi altrove, si sono diffusi banditismo e delinquenza per potersi assicurarsi il minimo di cibo per sopravvivere.