Iaconi dice addio: «Non poteva che finire così»

Iaconi dice addio: «Non poteva che finire così»

La trattativa con l'Ascoli è precipitata sul nodo della durata dei contratti

senza troppi patemi. La trattativa fra il tecnico di Giulianova è la società bianconera si è trascinata per mesi, con alcuni momenti da vera farsa: allontanamenti e riavvicinamenti continui, fino all'epilogo di oggi, concretizzatosi con una telefonata del dg Di Santo. «Il mio rapporto con l'Ascoli è finito perché non potevamo proseguire per come sono state gestite le cose in queste ultime settimane» sostiene Iaconi, riferendosi al caso del vice allenatore Marino, che il club inizialmente voleva sostituire con il tecnico della Primavera Pirozzi. Poi si era deciso di confermare con Iaconi anche Marino, pur inserendo nello staff della prima squadra il mister della Primavera.
Alla fine invece la trattativa è precipitata sul nodo della durata dei contratti. Iaconi la racconta così: «La faccenda di Marino e Pirozzi l'avevamo sistemata. A me l'Ascoli aveva proposto un biennale, e la stessa cosa doveva valere per i tutti miei collaboratori; o almeno, io la pensavo così. La società non ha accettato questa condizione e qui il mio rapporto con loro si è chiuso». Iaconi è amareggiato, ma non arrabbiato. «Perché dovrei esserlo? Sono cose che capitano. Ognuno è libero di fare le proprie scelte e si prende le proprie responsabilità. Io mi prendo le mie, come loro si prenderanno le loro». E il futuro?: «Sono senza panchina, e speriamo che sia solo per poco tempo».

 

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