All'assemblea di oggi presenti i rappresentanti di tutte le società, tranne Ascoli e Lecce
Sergio Gasparin che, lasciando la sede della Lega calcio dove si è tenuta l'assemblea straordinaria della categoria cadetta, ha spiegato che "l'assemblea ha votato all'unanimità contro la proposta di vendere i diritti per due stagioni a 21 milioni di euro". Si è svolta nel pomeriggio l'assemblea straordinaria di categoria di serie B con due punti all'ordine del giorno: "la situazione dei diritti tv" e "valutazioni in merito alle iniziative di licenza individuale dei diritti del campionato di serie B eventualmente assunte da società della categoria senza autorizzazione, e provvedimenti conseguenti". Erano presenti i rappresentanti di tutte le società, tranne Ascoli e Lecce. Per quanto riguarda il primo punto in discussione, i diritti tv sono ancora invenduti a 15 giornate dalla fine del campionato più i playoff. Ma nelle scorse settimane la Lega, a cui i 22 club cadetti avevano delegato la vendita con la consulenza dell' advisor Infront, ha intavolato una trattativa con SportItalia che una settimana fa è arrivata a formulare una proposta definita "interessante" dai consiglieri di serie B. Oltre a SportItalia, altri tre soggetti hanno avanzato delle offerte economiche: il canale satellitare per adulti Conto Tv, il network Italia 7Gold e Canale Italia. E il presidente del Bologna Alfredo Cazzola, arrivando in via Rosellini, ha assicurato che "oggi discuteremo di tutte le proposte presentate cercando di trovare un accordo". Nelle ultime settimane però, e questo è il secondo tema all'ordine del giorno, il Pisa ha venduto a Conto Tv i diritti a trasmettere in pay per view la scorsa partita casalinga e la prossima. E il Brescia ha ceduto i propri diritti tv a Retebrescia, ma il presidente Gino Corioni non teme alcuna sanzione: «Noi abbiamo fatto tutte le cose in regola. E' vergognoso invece che la serie B non abbia ancora venduto i diritti, noi lo abbiamo fatto e quindi quelli del Brescia non rientreranno in alcun accordo collettivo».