Ancona, al Palaindoor visita di Andrew Howe

Ancona, al Palaindoor visita di Andrew Howe

L'atleta un anno fa si è allenato quasi un mese nel capoluogo marchigiano

E lo ha fatto ieri pomeriggio ad Ancona, sulla pedana del Palaindoor, in una gara-test assolutamente a sorpresa. Un anno fa si è allenato quasi un mese nel capoluogo marchigiano, da dove è poi è partita la sua rincorsa vincente al titolo continentale al coperto a Birmingham e alla favolosa medaglia d’argento ANDREW HOWEai Mondiali di Osaka, entrambe impreziosite dai due nuovi record italiani assoluti della specialità, 8,30 indoor e 8,47 outdoor. Misure ben diverse dal 7,63 (serie completa: 7,63 – 7,61 – N – N – 7,61 – N – N) da lui saltato oggi ad Ancona in una gara, appunto, che, seppur costituiva il suo debutto stagionale, non voleva essere nient’altro che un test in cui mettere a punto e valutare il lavoro su rincorsa e chiusura, da lui svolto nel recente stage di allenamento negli Stati Uniti. 
Andrew è, infatti, reduce da un mese in California, a Los Angeles, inanellando ripetute su ripetute, saltellando ogni giorno sugli scalini dello stadio della UCLA, fendendo l'aria con violenti stacchi dalla pedana. Ma soprattutto cercando lì, nel confronto quotidiano con leggende viventi dell'atletica, di scoprire la via per l'eccellenza assoluta. Quella che porta a Pechino. «Adesso devi fare 8,60-8,70, Andrew. Dopo quello che hai fatto, queste sono le misure che devi cercare. Me lo ha detto Powell, e io credo che abbia ragione, non è una esagerazione. Del resto, se non ci penso io che ho fatto 8,47, chi deve pensarci?» ha detto il giovane atleta. Howe è pronto a seguire la direzione indicata dal primatista del mondo del lungo. E per farlo, ha lavorato - e sta lavorando - sodo.