Una Samb nervosa perde a Lanciano

Una Samb nervosa perde a Lanciano

Prossima gara di campionato il derby contro il Pescara

La squadra rossoblù scende al 'Biondi' con la ferma intenzione di confermare e continuare la striscia positiva di risultati iniziati con la gestione tecnica sportiva del duo Piccioni-Nucifora. Ma una serie di circostanze ambientali e di gioco mandano a casa la squadra con l'animo di un pugile suonato. Per ambiente ci si riferisce alle condizioni di un terreno ai limiti della praticabilità dove, prima ancor di giocare, si doveva stare attenti a non cadere. Questo ha penalizzato entrambe le squadre (anche se il Lanciano su quella specie di campo ci gioca il campionato), ma in misura maggiore la Samb che, secondo le teorie del suo allenatore, vuole trame sviluppate essenzialmente con fraseggi e palla a terra. Le cause legate al gioco sono tutte in quel mezzo autogol a neanche 12 minuti dal fischio d'inizio quando una pasticciata catastrofica della difesa fa sì che il guizzante esterno destro del Lanciano Pintori approfitti della "bambola" tra Galeotti e Visi per appoggiare la palla in rete. Mazzata tremenda per la Samb che cerca di imbastire una risposta adeguata trovandosi però a giocare in dieci uomini già dal primo tempo vista la totale assenza di partecipazione dell'esterno rossoblù Olivieri. La sua prestazione, sia a destra che a sinistra (estremo tentativo di Piccioni per cecare di metterlo a suo agio) è sembrata a tratti perfino indisponente. Per lui non vale neanche la scusante del terreno pesante visto che nei primi 45' non è riuscito neanche a fare un cross decente da palle ferme. Con tutto il rispetto per l'uomo in quanto al calciatore c'è solo da dire che la Samb a questo punto dovrebbe pagare lei un possibile acquirente pur di levarselo di torno. Difatti, alla ripresa del gioco, mister Piccioni lo lascia negli spogliatoti rimpiazzandolo con Morini. Detto questo l'incontro si è giocato prevalentemente a centrocampo con le squadre in un fazzoletto. Risultato: gioco asfittico, passaggi a non finire, azioni da goal vere e proprie con il contagocce. Giocando in casa ha premuto di più il Lanciano ma non avendo chi concretizza ( e lo dimostrano i dieci pareggi) i frentani hanno cercato di approfittare più che altro degli improvvisi black-out della difesa rossoblù.  Tre espulsioni, un accenno di rissa, due mezzi miracoli della retroguardia rossoblù ed un legno colpito dalla Samb. Questo la sintesi del secondo tempo. Tutte e tre i cartellini rossi sono sembrati sacrosanti. Di questi due per la Samb ad altrettanti rinforzi arrivati nelle ultime settimane: Alfageme e Vitiello. Consigliamo a Nucifora (che ne ha tessuto elogi sperticati) di sottoporre questa gente ad un corso accellerato di yoga per calmare i nervi e non lasciare ancora una volta la squadra in nove. L'argentino ha dimostrato di essere in possesso di una tecnica notevole ma deve darsi una calmata (somma di ammonizioni) e non giocare a nascondere la palla. Vitiello, se tutto quello che riesce a fare è farsi espellere dopo dieci minuti dal suo ingresso in campo per un fallo tanto stupido quanto inutile, è meglio che resti in panchina. Villa è stato il più positivo dimostrando concretezza, impegno e voglia di lottare. In ogni caso, pareggiando, la Samb non avrebbe rubato nulla. Ma tant'è. Tra una settimana arriva il Pescara e..... quale occasione migliore per rifarsi?