«Credo nella giustizia e spero che quest'ultima possa essere anche di questo mondo»
Lo ha reso noto la società, che si è riservata tempo fino al 3 gennaio, per decidere se accettarle o meno. Nella lettera di dimissioni inviata alla società, Enrico Piccioni dichiara la sua «estraneità ad ogni ipotesi di reato ed anche di condotta scorretta: non so perché mi trovo qui veramente». Il tecnico rossoblù, arrestato lo scorso 22 dicembre per il fallimento della Vis Pesaro, dichiara di essere tanto sicuro della sua innocenza e di avere «tanto rispetto e amore per la società, la tifoseria e la città» da aver deciso di rassegnare le sue dimissioni. «Il calcio - si legge ancora nella missiva - è il mondo nel quale sono nato e dove desidero rimanere a testa alta: credo nella giustizia e spero che quest'ultima possa essere anche di questo mondo». La società si era immediatamente schierata a fianco dell'allenatore, subito dopo l'arresto.