L'Ac Ancona si doterà di un codice etico sulla base di un accordo quinquennale
La Chiesa scende in campo. Per la prima volta nella sua storia, il Csi, il centro sportivo della Cei, ha costituito una cordata di imprenditori cattolici per gestire una squadra di calcio professionistica. Secondo alcune agenzie e quotidiani in edicola oggi, il presidente dell’Ancona, Sergio Schiavoni avrebbe venduto l’80% della società ad un gruppo di finanziatori milanesi del Csi, rimanendo con una quota del 20 per cento «perché condivide lo spirito dell’iniziativa» ha puntualizzato don Claudio Paganini l’assistente spirituale nazionale. Il patron dell'Ancona Sergio Schiavoni ha però smentito ogni ipotesi di cessione del club. «Non c'è "alcuna svolta etica" - ha fatto notare Schiavoni - poiché la gestione dell'Ancona è fin dall'inizio ispirata agli stessi valori che sostanziano l'accordo». L'Ac Ancona si doterà di un codice etico sulla base di un accordo quinquennale stipulato con il Csi (Centro sportivo italiano), l'ente di promozione sportiva di ispirazione cristiana che promuove lo sport come momento di educazione. La convenzione verrà presentata a Roma il 10 ottobre prossimo. Quanto agli obiettivi sportivi di questo campionato di C/1 il patron punta alla B. «E' presto, giochiamo partita per partita. Ma alla B ci pensiamo...». Non mancano comunque le offerte di sponsorizzazione per l'Ancona calcio:«Alcuni imprenditori milanesi ci hanno proposto di entrare in società con alcune quote». In ogni caso, ha spiegato «avremo sulle maglie il marchio Csi che ha trovato alcuni sponsor per finanziare l'iniziativa». Schiavoni assicura che la gestione del club rimarrà in capo alla famiglia dell'imprenditore ma probabilmente «nel cda entrerà qualcuno del Csi per verificare che la gestione sia improntata al codice etico stabilito». «Ancora non siamo informati nel dettaglio di quanto prevede il codice etico - ammette Staffolani, attaccante dorico - ma quello che abbiamo letto ci piace. Ad esempio, il fatto che in caso di espulsione si debbano prestare ore di volontariato; se n'è parlato nello spogliatoio: siamo pronti a farlo. Delle regole del codice - dice Staffolani - ci ha riferito a grandi linee l'amministratore delegato dell'Ancona Giampiero Schiavoni, e noi gli abbiamo manifestato il nostro consenso». La squadra sarà ricevuta il 10 ottobre, in occasione della convenzione, in udienza da papa Benedetto XVI, al quale verrà donata la nuova maglia con il marchio Csi. Staffolani è orgoglioso ed emozionato per la prospettiva dell'incontro con il Pontefice. «E' un evento che tutti abbiamo accolto con piacere, credenti e non credenti. Chiunque poi sarebbe emozionato».