Scongiurato per ora lo sciopero del campionato cadetto
La decisione, si è saputo da alcuni presidenti all'uscita, è stata presa dall'assemblea delle società di B in Lega, che hanno anche deciso di prendersi un'altra settimana di tempo per tentare di chiudere con le televisioni la trattativa sulla cessione dei diritti. Il presidente dell'Ascoli, Roberto Benigni, ha dichiarato: «Non posso ancora dirmi sodisfatto di come stanno le cose, al momento non c’è l’accordo con le tv e questo è un danno per tutti. La B è una campionato che va rispettato così come vanno rispettate le migliaia di tifosi che seguono questo torneo e che debbono subire questo tira e molla senza avere voce in capitolo. Spero che la prossima settimana, quando torneremo a riunirci in assemblea, si possa trovare una soluzione definitiva che non scontenti nessuno». A questo punto non si riesce a capire come mai le partite si disputeranno sabato pur non essendoci alcuna copertura televisiva. Le trattative - ha fatto capire il presidente della Lega calcio Matarrese - sono in corso e si conta di arrivare alla stretta finale. In ogni caso, anche se si è capito benissimo che la 'serrata' è una minaccia senza fondamento: «alzare i toni era l'obiettivo ed è stato raggiunto, perché se n'è parlato e la politica ha fatto passi avanti - dice Matarrese sibillino - nel senso che non ci hanno chiuso la porta, qualcosa si muove». Le ventidue società di serie B, l'anno scorso per il capitolo di bilancio relativo ai diritti televisivi, disponevano di una somma vicina ai 40 milioni di euro. Per questa stagione invece, promosse Juventus, Napoli e Genoa - e quindi ovviamente di molto diminuito il bacino di audience e di conseguenza il 'valore' economico dei diritti televisivi, le società della serie cadetta puntano ad accumulare almeno una trentina di milioni. Una cifra però difficilmente raggiungibile se non con il decisivo contributo della serie A che, secondo un'ipotesi 'di soccorso' metterebbe a disposizione una decina di milioni. «La A non si è mai tirata fuori» ammette Matarrese. Poi se ne devono raccogliere altri 20 da Sky (da 6 a 10 per i diritti sul satellite), Telecom (8 per i diritti dei telefonini) e i restanti dalla Rai che acquisirebbe i diritti per trasmettere sull'analogico e sul satellite in chiaro. Secondo questa ipotesi di soluzione le due televisioni intenderebbero trasmettere solo quattro o cinque incontri (i principali) a settimana, tre/quattro Sky (l'anticipo, il posticipo e le principali gare del sabato pomeriggio) e una la Rai.