Ascoli - Lo scorso 5 aprile una signora ascolana prenota al Cup dell'ospedale Mazzoni (Area Vasta 5) un esame radiografico da fare nell'arco di 10 giorni secondo la prescrizione del medico curante. La cosa curiosa è che, pur non trattandosi di Tac o Risonanza Magnetica, su Ascoli Piceno non ci fossero date prenotabili né presso la radiologia del Mazzoni né presso cliniche convenzionate, ma per il 6, 7 e 8 aprile la signora poteva fare l'esame radiografico presso il poliambulatorio di Offida. Poiché il dolore agli arti c'era non c'è stato alcun problema per la paziente a recarsi all'ora stabilita del 6 aprile ad Offida per sottoporsi all'esame prescritto dal medico curante.
Quando la paziente si presenta ad Offida presso lo sportello amministrativo con l'impegnativa, l'impiegata dell'Area Vasta 5 le dice che doveva pagare il ticket perché sulla ricetta compariva la dicitura “non esente”.
La signora obietta che lei ha un'esenzione per anzianità E01 poiché over 65 anni, ma l'impiegata dice che lei non può far nulla visto che il medico ha scritto sulla prescrizione non esente. A quel punto la signora è ad Offida, deve fare l'esame e quindi paga il ticket di 35 euro pensando di risolvere in seguito con eventuale rimborso la situazione irregolare.
E un collega dell'impiegata spiega che non era il primo caso in quei giorni di persone che lamentavano lo stesso problema essendo esenti per anzianità.
A cercare di risolvere questa situazione è il marito della signora che si reca nella segreteria del medico curante di sua moglie e la segretaria controllando lo stato dell'esenzione della paziente verifica che l'esenzione è attiva (d'altro canto è il buon senso a dire che se la signora 3 anni fa era over 65 difficilmente oggi può aver usato una macchina del tempo per frantumare gli anni).
La segretaria del medico curante spiega comunque che dal 1 aprile, visto che l'Asur Marche affida ai medici curanti i rinnovi delle esenzioni, l'Area Vasta 5 ha bloccato ogni operatività sul settore per alcuni giorni, proprio quelli nei quali la paziente ha avuto la prescrizione e ha fatto l'esame. A quel punto il medico curante compila in automatico la prescrizione con quello che dice il “cervellone” dell'Asur Marche che per la paziente in questione dava appunto il “non esente”, come probabilmente per molti altri pazienti.
Alla cassa del Mazzoni nel pomeriggio di oggi il marito della signora va per la pratica di rimborso, ma per tutta risposta la “cassiera” dell'Area Vasta 5 rifiuta di attivare la pratica perché doveva essere lo stesso ufficio dove si è pagato il ticket, cioè Offida, ad attivare la pratica di rimborso. Secondo lei si doveva prendere l'auto per andare ad Offida, dove intanto si era fatto un secondo viaggio per ritirare il referto dell'esame diversi giorni dopo, e risolvere ad Offida la situazione.
E la tecnologia, le reti informatiche a che servono? Offida è in Zambia o fa parte della stessa amministrazione? Una domanda che rivolgiamo all'assessore regionale Saltamartini noto per le ispezioni dei “cessi”.
Per sintetizzare: all'ufficio esenzioni e anagrafe assistiti presso l'ospedale Mazzoni campeggia sulla porta a vetri un manifesto nel quale si dice che gli assistiti con esenzione E01 etc non dovranno recarsi allo sportello perché, a meno di modifiche dello stato di esenzione, questa si aggiornerà automaticamente. Questo automatismo non ha funzionato per questa paziente che sottopone il caso, né per altri che hanno avuto la stessa problematica, ma soprattutto quello che ci preme di sottolineare è la vetustà amministrativa dell'Asur Marche nella risposta al cittadino come nel caso in questione. A nostro avviso l'ispezione dei “cessi”, vanto dell'assessore Saltamartini, non certo è sinonimo di buone pratiche per il resto.