Online 24 ore su 24, reperibili sempre, connessi e iper connessi. L’avvento della pandemia da Covid 19 è stata una vera e propria rivoluzione per le nostre vite. Un uragano in piena, un vento che ha stravolto hobby, divertimento, studio, lavoro, informazione. Cerchiamo di capire però se dobbiamo guardare questa rivoluzione con un occhio positivo oppure, al contrario, negativo.
Per farlo, dobbiamo chiedere aiuto ai numeri. Una recente ricerca pubblicata su Gaming Report ha cercato di fare chiarezza sul modo in cui i cittadini europei di età compresa tra i 16 e i 74 anni hanno cambiato il modo di gestire e occupare il loro tempo nel 2020. Una ricerca che varia da Paese a Paese e da città e città. Ma qualche tendenza è comune: come quella che dice che nel 2020 in Europa il 75% dei cittadini per informarsi e leggere notizie, giornali e riviste ha utilizzato servizi online. sempre il 74% invece ha usato la Rete per la visione di video, film in streaming e serie Tv mentre è leggermente più bassa la percentuale di coloro che hanno navigato per ascoltare la musica (cifra vicina al 61%) mentre appena il 34% dei cittadini europei ha utilizzato internet per giocare.
Secondo un’altra indagine condotta da eMarketer, a cambiare è anche il tempo trascorso online. Gli utenti di internet “hanno trascorso in media 82 minuti al giorno sui social media nel corso del 2020, un balzo di sette minuti rispetto al 2019 e una grossa correzione al rialzo rispetto alle previsioni precedenti, secondo le quali il tempo trascorso sui social sarebbe rimasto lo stesso”.
Ma a cambiare è stata soprattutto la spesa. Se prima si poteva uscire in tranquillità, durante la pandemia andare all'alimentari è diventato uno stress, un impegno e a volte anche un pericolo. Ecco che allora sono salite alle stelle le quotazioni della Gdo, la Grande Distribuzione Organizzata, che dal marzo 2020 al febbraio 2021 ha visto aumentare vistosamente il proprio d’affari del web. 1,49 miliardi (+133%), con un’incidenza sul totale passata dal’1% al 2% e destinata a raggiungere il 4-5% entro il 2025.
“Con febbraio va in archivio un intero anno di emergenza sanitaria da Covid-19, dodici mesi drammatici per il nostro Paese, che però, guardando ai freddi numeri, hanno coinciso con performance della Gdo mai viste nel corso degli ultimi anni” spiega Mattia Cugini, product marketing associate director di Iri. A confermare come tutto, dopo il Covid 19, sia cambiato. Anche la spesa.