Questo per quanto riguarda il latte vaccino mentre resta stabile la quota di latte di pecora, capra e bufala, utile per la produzione di quasi 23mila tonnellate di formaggi e 1500 di burro. Tutti prodotti destinati al mercato interno, dove è possibile essere certi della provenienza grazie all’etichetta obbligatoria che indica il paese di mungitura e il paese di trasformazione (ad esempio “Origine del latte: Italia” oppure “Paesi Ue” o anche “Paesi non Ue”) ma che spesso finiscono anche sulle tavole all’estero. L’export 2020, nonostante tutte le difficoltà legate al Covid, è cresciuto del 20% sfiorando quota 16 milioni di euro. Quasi la metà sono scambi interni all’Unione Europea (soprattutto Austria e Francia) mentre circa un terzo approda in Albania. Il valore degli scambi è in aumento costante: +11% negli ultimi 20 anni.
“Un comparto strategico che – precisa la Coldiretti – rischia di essere danneggiato dalle troppe fake news che vengono diffuse. In rete si trovano “falsi” di ogni tipo come la bugia che bere latte sarebbe dannoso perché è un alimento destinato all’accrescimento di cui solo l’uomo, tra gli animali, si ciba per tutta la vita. In realtà il latte di mucca, capra o pecora rientra da migliaia di anni nella dieta umana, al punto che il genoma si è modificato per consentire anche in età adulta la produzione dell’enzima deputato a scindere il lattosio, lo zucchero del latte.
Il filone di pensiero che ritiene opportuno bandire i latticini dall’alimentazione si basa sul China Study, un’indagine epidemiologica svolta a partire dal 1983 in Cina, i cui risultati sono stati ritenuti inattendibili dalla comunità scientifica e dall’Airc, l’Associazione italiana per la ricerca sul cancro. Un altro grande falso che si può trovare in rete è che con il latte si ingeriscono sostanze inquinanti e ormoni mentre latte, yogurt, formaggi e burro sono assolutamente sicuri e salubri perché soggetti a rigidi controlli e l’uso di ormoni è vietato in Italia e in tutta Europa.
Come è altrettanto falsa l’informazione che il consumo di latte aumenti il rischio di osteoporosi “rubando” calcio allo scheletro infatti proprio i prodotti lattiero caseari sono una fonte privilegiata di calcio, sia per la notevole quantità presente che, soprattutto, per la sua “biodisponibilità”.
I falsari dell’informazione sostengono poi che il latte sarebbe nemico del cuore e delle arterie mentre proprio il suo consumo influisce positivamente su ipertensione e diabete”.